Studenti, docenti e la Filarmonica al Lux. Sul palco “Natale Go”

Una proposta fuori dagli schemi

La banda e le scuole: il “Natale Go” della Filarmonica Santa Cecilia è un gioco musicale dedicato al tema dell’integrazione e un “giro del mondo” dei brani natalizi tradizionali.

Più che un concerto, un vero “spettacolo di Natale”, quello che la Filarmonica di Sacconago mette in scena questa sera (alle 21.15) e domani (alle 20.30) al teatro Lux, in collaborazione con la Famiglia Sinaghina e con 18 classi, 20 docenti e una sessantina di alunni delle scuole dell’infanzia Ponti, delle primarie Pascoli e De Amicis e delle medie Volta e Moro di Solbiate Olona e Gorla Maggiore (istituti che fanno capo al comprensivo “Moro” di Solbiate).

Lo spettacolo “Natale Go” alternerà i pezzi musicali della Filarmonica Santa Cecilia diretta dalla bacchetta del Maestro Francesco Carcello ai brani parlati recitati dagli studenti, per una vera e propria “caccia” al Natale, che prende spunto dal tormentone estivo del “Pokemon Go”. Una proposta innovativa, che si inserisce in una tradizione ormai consolidata di concerti pensati per divertire ma anche far riflettere. Quest’anno l’evento, orchestrato grazie all’impegno dell’insegnante bustocca Cristina Bevilacqua, è centrato su «due tematiche care alla scuola di oggi,

l’educazione alla cittadinanza mondiale e la riflessione sulle tecnologie». Lo spettacolo tratta il tema del viaggio e della ricerca dei valori della festa in ogni cultura e lo fa attraverso il dialogo intergenerazionale tra nonno e nipote. Un viaggio in cui i protagonisti, sulla falsariga di “Pokemon Go”, inventeranno un videogioco, “Natale Go”, un sistema gps per avventurarsi a caccia del Natale, che darà loro modo di incontrare diverse culture, cinese, pakistana, senegalese, ecuadoregna, statunitense, marocchina, greca, albanese, ivoriana, australiana. «Sul palco ci sarà tutto il mondo a dire che la festa nasce dal dialogo e ha radici in ogni cultura – spiega la coordinatrice del progetto Cristina Bevilacqua – il testo fa riferimento al coding, il linguaggio della programmazione informatica, utilizzato dai ragazzi a scuola per inventare un videogioco sul Natale, ma la musica è stata anch’essa una grande occasione formativa e di dialogo con i ragazzi».