A Borgaro vista una base forte. Su cui lavorare con fiducia

Il punto di Alberto Coriele sul pareggio del Varese a Borgaro Torinese

Il risultato non è sempre il termometro giusto con cui misurare la solidità di una squadra o la sua reale compattezza. Per questo, il pareggio di Borgaro Torinese va accolto come un risultato positivo, e non solo per il modo in cui è arrivato, con il pareggio di Careccia a tempo scaduto. Positivo per la reazione, non semplice in un campo piccolo e con le principali fonti di gioco imbrigliate, e anche per il tentativo di proporre comunque gioco,

pur nella difficoltà. È già un piccolo passo in avanti: un anno fa, di questi tempi, arrivarono tre vittorie consecutive contro Cuneo, Folgore Caratese ed Inveruno, tre vittorie per 1-0 che furono accolte con grande entusiasmo (inevitabile e legittimo) ma che mascherarono notevoli carenze sotto il piano del gioco. Carenze che poi affiorarono durante il resto della stagione in maniera molto evidente. Ora è bene rammaricarsi per il pareggio di Borgaro, ma un marinaio navigato come Iacolino giustamente sottolinea l’importanza di un punto del genere, riacciuffato per i capelli e meritatamente. Con diverse situazioni da registrare, è evidente che ci sia una base solida da cui partire e su cui lavorare per tutta la stagione. È mancato qualcosa, quello sì, specialmente in attacco: Longobardi e Molinari sembrano troppo simili per giocare l’uno accanto all’altro ed è ipotizzabile che, già dal derby di domenica, Iacolino opti per una sola punta di “peso” per inserire Repossi dall’inizio. Probabilmente lo avrebbe fatto anche a Borgaro, se le condizioni fisiche del nuovo acquisto lo avessero permesso. Con gli spazi e le praterie da sfruttare al Franco Ossola (ve lo ricordate Repossi contro Bonanni durante la stagione scorsa, vero?), può diventare un’arma letale, e Iacolino lo sa. Negli occhi del mister s’è vista soddisfazione domenica pomeriggio, segnale di un allenatore che crede nella sua squadra a prescindere dal risultato. Poi è chiaro che il derby è il derby, e va vinto in quanto tale per diversi motivi che non stiamo ad elencare: Iacolino ha in mano la squadra, ci fidiamo ad occhi chiusi.