Bollettino di guerra, Varese fa crac contro Trento

Basket - La Openjobmetis si inchina alla Dolomiti Energia (85-60) e si lecca le ferite per i numerosi infortuni.
60
85

Borsato 9 (1/5, 2/7), Avramovic 2 (1/2, 0/1), Pelle 14 (5/8), Bulleri 8 (0/1, 1/2), De Vita 2 (1/4), Bergamaschi, Eyenga 8 (3/4, 0/1), Lo Biondo 2 (1/2, 0/2), Anosike 2 (1/1), Ferrero 4 (2/8, 0/2), Canavesi 2 (0/2, 0/1), Campani 7 (2/5). All. Moretti.

Bernardi 2 (1/1, 0/1), Craft 8 (4/9), Jefferson 15 (4/9), Baldi Rossi 10 (2/5), Moraschini 14 (1/2, 2/2), Forray 13 (2/3, 3/5), Flaccadori 8 (1/4, 2/5), Lovisotto 3 (1/2, 0/1), Hogue 8 (4/7, 0/2) Lighty 4 (1/4, 0/3). All. Buscaglia.

Note Da 2 punti: V17/42, T21/46. Da 3: V3/16, T9/24. Tiri liberi: V17/26, T16/18. Rimbalzi: V37 (Pelle 8), T46 (Hogue 9). Assist: V8 (Campani 3), T14 (Craft e Forray 3). Palle recuperate: V8, T8. Perse: V17, T11. Usciti per 5 falli: Bulleri. Spettatori: 1300.

Nessuno è tenuto a fare l’impossibile, dicevano i latini con quella saggezza che i secoli ci hanno restituito intatta. Ne prendiamo a prestito qualche grammo: aiuta nel descrivere lo spettacolo andato in scena ieri nella finale della prima edizione del Trofeo dei Consorzi.
La Openjobmetis esce a pezzi dalla partita contro Trento. E non perché perde (60-85 il finale), restando in partita solo nel primo quarto, oppure perché porta a casa cifre (il 19% da tre) da scapoli contro ammogliati.

È che quello che leggerete nelle prossime righe è un autentico bollettino di guerra, che narra la storia di una squadra decimata (prima e, soprattutto, in corso d’opera) e di un match, pertanto, totalmente ingiudicabile.
La cronaca. In campo con Avramovic, Borsato, Eyenga, Campani e Pelle, e con Kangur ad aggiungersi alla pletora degli indisponibili di giornata (insieme ai “soliti noti” Cavaliero, Maynor e Johnson), Varese prova a farsi trascinare dal post-basso di Eyenga, che sfrutta chili e centimetri contro il pari ruolo Lighty per segnare e impressionare. Baldi Rossi buca la zona biancorossa, Moretti gira le pedine senza soluzione di continuità mettendo in campo anche Canavesi, Pelle e Bulleri: normale – a questo punto – che Trento prenda un minimo di margine (17-22 al 10’).
Dopo la pausa breve le cose iniziano a peggiorare, innanzitutto perché la ragnatela difensiva varesina continua a lasciare scoperto troppo parquet, spazio sfruttato a dovere da Moraschini e Forray con una pioggia di “bombe” (all’intervallo sarà 50% Trento da tre, 8/16). E’ l’antipasto della sventura: mentre porta la palla oltre la propria metà campo, Avramovic si ferma e chiede l’immediato cambio per un dolore alla schiena. Fatto è che non rientrerà più. E pure Anosike, poco tempo prima, era uscito dai radar (dopo essersi acciaccato contro Siena venerdì, peraltro). Messa così, con il corredo di un’esibizione ai liberi quantomeno rivedibile (8/15 al 20’), Varese non può far altro che ruotare tutti i reduci che ha in panchina e subire, completamente, sia davanti che dietro: al consuntivo della seconda sirena il punteggio cristallizza il doppiaggio Dolomiti Energia (25-50). No, con la sfiga non abbiamo ancora finito. Al 23’ Masnago urla di spavento: Eyenga, dopo un canestro realizzato, cade male su una caviglia. Il congolese si lamenta, poi si rialza e prova ad appoggiare il piede (apparentemente senza troppi problemi), ma Moretti preferisce giustamente farlo accomodare prontamente in panchina: partita finita, anche per lui. Distorsione? Entrano i giovanissimi Lo Biondo, De Vita e Bergamaschi, la retroguardia verde che prova a dare una mano ai superstiti Bulleri, Canavesi, Ferrero, Borsato, Pelle (una stoppata dopo l’altra a deliziare i paganti) e Campani.
Al 30’ è 41-63 e sarebbe quasi inutile annotare altro, se non l’orgoglio che tiene in vita i padroni di casa e permette loro di non sbracare oltre il – 25 finale. Alle 18 si era invece giocata la finale per il terzo posto tra Siena e Pesaro: sono stati i toscani a dominare la contesa (79-60), trascinati da i punti dell’interessante classe 1995 Alessandro Cappelletti e dalla classe di Harrell.

É arrivato mercoledì e trova subito parecchi minuti in questo torneo. Si comporta anche bene.

I primi cinque minuti li gioca con il motore ingolfato, poi finalmente mette in mostra una penetrazione di quelle che ci ha già fatto apprezzare. A volte decide di strafare e si incarta. É la prima vittima della macumba di serata.

Lassù dove osano le aquile, c’è lui. Cinque stoppate nel solo primo tempo, altre due poi. Fin qui bene, commette molti errori nei fondamentali, la mano è grezza e lo porta a sbagliare appoggi a canestro molto semplici. Nel nulla generale, va in doppia cifra.

Si trova a giocare in un quintetto, nel secondo quarto, in cui praticamente tira solo lui. Fa quel che può, ma in questa squadra non deve essere lui il go-to-guy. L’emergenza lo costringe agli straordinari.

Fa anche più del lecito, ha una voglia matta e lo si capisce fin dal primo pallone. Lavora bene in post basso, mostra i consueti limiti dalla lunetta. Poi anche lui è vittima della macumba e va ko ad inizio terzo quarto.

Inizia con un bel canestro, torna a far vedere a tratti quei movimenti sul perno che tanto ci piacciono. La condizione fisica è ancora acerba, si vede, quindi ha un’autonomia davvero limitata, soprattutto in difesa.

Canestro e fallo subito per prendersi i primi applausi della serata, ma resta in campo solo tre minuti.

Bocciare nel pre campionato è sempre spiacevole, ma il buon Matteo è ancora parecchio spaesato ed in difesa alza sempre la sbarra: dalle sue parti, passano praticamente tutti.

Brutto primo tempo per Giancarlo, 0/5 al tiro e tanta imprecisione. Cerca di fare qualcosa in più nei secondi venti minuti.