Cannella: «Tifosi e società, scusatemi»

Potrà dare ancora tanto al Varese, Beppe Cannella. Non più come responsabile dell’area tecnica ma come consulente esterno di mercato.

Questo l’accordo raggiunto con il club dopo l’esonero di Lele Ambrosetti e l’incarico di direttore sportivo assegnato a Spartaco Landini. Tanto si è parlato e scritto dello scontro (verbale e fisico) avuto a Bologna tra Cannella e Ambrosetti. Ma Cannella preferisce guardare avanti. «Si tratta di un episodio spiacevole, che fa ormai parte del passato. Purtroppo discussioni e scontri accesi possono accadere, nel mondo del calcio e non solo qui».

Sul come si siano svolte realmente le cose, Cannella preferisce non commentare quanto riferito dall’ex ds biancorosso. «Purtroppo è stato dato un primo resoconto dei fatti molto esagerato, in cui sono stati omessi diversi particolari, ma la verità è venuta fuori e non voglio assolutamente replicare. Bisogna evitare di cadere in questi tranelli, il fatto è che a volte la tensione della partita è altissima e gli animi si surriscaldano. La realtà è che a mio parere sabato abbiamo fatto tutti una brutta figura.

Certe cose purtroppo non dovrebbero accadere e sono io il primo a dire che ho sbagliato».
Si volta pagina e si guarda avanti, al lavoro e al campo. «Per quel che mi riguarda ci tengo a chiedere scusa pubblicamente a tutti, sia alla società, sia ai tifosi e a tutti gli addetti ai lavori. Io sinceramente avrei anche evitato di rendere nota la vicenda che ha fatto molto male al Varese perché ha sollevato un grande polverone. Ma sono rimasto al Varese perché sono sicuro di poter dare comunque il mio contributo al servizio di un club e di una città che merita solo cose belle».

Da ieri, quindi, Cannella torna all’incarico che gli era stato dato in origine. Perché ha accettato questa sfida? «Voglio ringraziare il club che ha voluto continuare ad avvalersi della mia collaborazione. C’è stato un confronto aperto in cui si è parlato in modo molto chiaro. Il Varese merita di stare in serie B e lotteremo tutti quanti per centrare questo traguardo importantissimo».
A gennaio sarà di nuovo tempo di calciomercato, con la classica finestra invernale. I soldi però non ci saranno, o saranno alquanto limitati. «Purtroppo i problemi economici ci sono in tutto il mondo del calcio, e Varese non è solo un’eccezione. Io sono qui per portare buoni giocatori, che possano sicuramente fare il bene della squadra. Faremo tutti gli sforzi necessari per migliorare l’aspetto tecnico. In ogni modo ritengo che la squadra abbia tutte le carte in regola per la serie B, e il gruppo può tranquillamente lottare per la salvezza».

Qualcuno già teme che saranno necessari dei sacrifici, non tanto economici ma tecnici… «Tutte le società che vogliono sistemare i bilanci possono e devono correre il rischio di sacrificare qualcuno, ma di calciatori bravi in giro ce ne sono tanti. Il presidente Laurenza ha fatto tantissimo per iscrivere il club al campionato. Sappiamo tutti quanto sia stata difficile l’estate per il club. Ma alla fine mi auguro che tutti gli sforzi vengano premiati».
Due parole anche sul nuovo direttore sportivo Spartaco Landini. «Ha iniziato nel mondo del calcio tanti anni fa, proprio come me. Ritengo che sia una persona estremamente competente. Starà vicino quotidianamente alla squadra e in questo modo potrà fare solo del bene a lei e a tutto l’ambiente».