Cara, perfettibile Varese. Ritrovati e batti Brescia

Partita difficile stasera (ore 20.30) per le biancorosse, che potrebbero anche fare ricorso

Varese alla prova di Brescia: le risposte andranno oltre il qui e ora. C’è tanta carne al fuoco alla vigilia della trasferta che attende la Pallacanestro Femminile Varese, valida per la 25° giornata della fase regionale del campionato di serie B.

Dopo stagioni regolari vissute sulla falsariga della perfezione (sconfitte più uniche che rare), concluse però con un nulla di fatto nei playoff nazionali, la Varese di quest’anno sta disputando un campionato più “normale”: è seconda in classifica e ha talvolta conosciuto il sapore amaro dell’insuccesso, sia contro squadre vicine al suo talento, sia contro formazioni oggettivamente a lei inferiori. E se alla lunga questo si dimostrasse un vantaggio rispetto al passato? L’attualità implica, per l’armata di coach Lilli Ferri, la necessità di una crescita prima psicologica che tecnica, che sfrutti la natura perfettibile per scovare prima della post season (dove per definizione non sono più concessi errori) la giusta via.

Brescia, terza in graduatoria e col fiato sul collo di Cassani e compagne, cade a fagiolo nel testare la chimica tra senatori e giovani leve: i primi tirino la volata, i secondi seguano con freschezza. È stato l’argomento della settimana in casa biancorossa: il compromesso regalerebbe i due punti e sarebbe cemento da riutilizzare nelle partite senza ritorno che il futuro proporrà.

Palla a due alle ore 20.30 e non è solo psicologico il motivo dell’interesse. Milano è davanti di soli due punti: dovesse perdere, bisogna saperne approfittare. Con Varese in seconda piazza, però, c’è anche Biassono: vietato sbagliare, si rischia il sorpasso. E poi, appunto, tener staccata Brixia, con cui all’andata fu largo successo (+28), vale il prezzo del biglietto.

Non è tutto. Come è noto, le bresciane hanno in organico un’atleta extracomunitaria, per giunta tesserata con il non idoneo visto turistico, come da (sporca) abitudine nel basket minore, dove dei turisti del basket – in luogo dei giovani cui certi campionati dovrebbero essere dedicati – non se ne sente il bisogno. Lilli Ferri, lo abbiamo già scritto su La Provincia di Varese due settimane fa, vuole denunciare questo mal costume: in caso di sconfitta, probabile il ricorso della società varesina.