Che ci fa Curzio Maltese a Masnago?

L’editorialista di “Repubblica” ed europarlamentare: «Moglie varesina e figlio tifoso. Vedo tutte le gare in tv. Allenatore indomabile, ti fa correre e dà la mentalità giusta»

Il Varese è piccolo, povero, vive di soddisfazioni effimere, di battaglie quotidiane. È difficile trovare qualcuno che ami questa squadra al dì fuori delle zone attorno al capoluogo. Difficile, ma non impossibile.

Sabato al Franco Ossola, per esempio, c’era un ospite speciale. Uno che difficilmente assoceresti a Varese ed al Varese. Accompagnato da Silvio Papini e dalla famiglia, in tribuna a Masnago c’era Curzio Maltese. Grande e storico editorialista di Repubblica, dal maggio del 2014 è anche europarlamentare per la lista L’altra Europa con Tsipras. Lecito domandarsi cosa abbia da spartire con il Varese.
Ce lo ha spiegato lui: «Ho sempre seguito il Varese, perché mia moglie è varesina. Quindi è la passione per questa maglia che mi porta qui a Masnago appena posso. Ammetto che, vivendo a Roma, non mi riesce così semplice. È la mia prima volta allo stadio in questa stagione, ma sono affezionato al Varese per vari motivi e infatti lo seguo sempre in tv. Mio figlio, oltre a tifare Juventus, ama e segue sempre il Varese».

Oltre all’amore tramandato, a portarlo a Varese c’è anche l’amicizia con una leggenda che in questo stadio nessuno dimentica: «Sono stato un grande amico di Nils Liedholm, che qui a Varese conosciamo bene». Ma Curzio Maltese non è solo un appassionato di calcio. «Seguo la Pallacanestro Varese, anche se questa stagione pare non essere fortunata per nessuna delle due squadre. Il club di Laurenza paga quei problemi economici che stanno tempestando il mondo dello sport. Vedo però uno spiraglio di luce, che è quello dei giovani. Il futuro del nostro calcio, italiano ed in questo caso anche varesino, è puntare sui prodotti del vivaio. Solo così si potrà tornare ad avere la giusta competitività con le altre piazze. E il Varese sotto questo aspetto sta lavorando molto bene, lanciando tanti ragazzi in campo che non avevano mai visto la serie B. Quindi un plauso va alla società e all’allenatore».

Un allenatore, Stefano Bettinelli, che Maltese apprezza molto. Di più: «Mi spiace vedere il Varese giocare contro Fabrizio Castori, che ho apprezzato tanto quando allenava il Varese e che stimo ancora tantissimo ora che è al Carpi. I risultati stanno dimostrando di che pasta sia fatto. Però qui a Varese non possiamo lamentarci perché Bettinelli sta facendo un gran lavoro. Mi ricorda molto Castori, perché le sue squadre corrono tanto e hanno sempre voglia di lottare».

/> Sintomo che, il made in Italy calcistico non è poi così scalcagnato: «Non scherziamo, ci sono allenatori italiani bravissimi e molto preparati. Con Stefano Bettinelli il Varese si salverà perché ha la mentalità giusta».
Di ritorno da una trasferta politica ad Atene, dove ha seguito la campagna elettorale di Tsipras, Curzio Maltese si lascia andare anche ad un pronostico politico, dopo quello calcistico, sul prossimo inquilino del Quirinale: «Io spero che venga eletto Romano Prodi, ma ho la sensazione che metteranno su Giuliano Amato».