Erika, ci sono 39.350 sorrisi per te

Fuck the cancer - Pronto il mega assegno per il Del Ponte dai ragazzi della Nord: «Sabato andiamo dai bambini»

Quando, attorno alle sette e mezza di ieri sera, ci è capitato sott’occhio il post su Facebook di Fuck the cancer, abbiamo sgranato gli occhi. Ce l’aspettavamo quel risultato lì. Perché ci abbiamo creduto dal giorno uno. Perché Varese e il Varese sono così: un solo cuore che batte tra gli spalti e il campo. Ma un risultato del genere ti lascia sempre di stucco, ti lascia sempre un po’ d’orgoglio: 39.350 euro. E, praticamente, una camera asettica all’Ospedale Del Ponte presa.

Tutto questo grazie ai ragazzi della Curva Nord, che hanno organizzato l’evento; tutto questo grazie allo spirito della piccola grande Erika Gibellini, e alla sua voglia infinita di lottare contro il cancro. A lei, e alla sua memoria, è dedicata questa strepitosa vittoria: un gol – il più bel gol – nella porta sotto la nord del Franco Ossola. Un gol da lacrime agli occhi, un gol che ti sa fare emozionare, perché quella palla l’ha

soffiata in porta la gente.
Stefano Pertile, uno degli organizzatori dell’evento, assieme a Gianluca, Marco, Marino ed Enea, ci dice: «Quel poco che potevamo fare, lo abbiamo fatto. È vero, quando siamo partiti non ci sognavamo, nemmeno lontanamente, di fare quello che la festa è poi stata. Pensavamo ad una cosa tra noi, e invece si è ritrovata al Franco Ossola praticamente tutta la città. Queste cose ti lasciano senza parole, ed emozionato».
Un emozione, quella di Stefano, la nostra, e quella di tutta la gente che ha partecipato quel 21 maggio alla manifestazione. Le magliette del mondo dello sport, e i gadget, venduti e battute all’asta sono state tantissime. I rilanci ancor di più.

Una città che si è mobilitata, tutt’assieme, per una nobile causa: «Sabato pomeriggio andremo in ospedale a trovare i bambini e a consegnare loro simbolicamente l’assegno da quasi 40.000 euro. Con quei soldi, una camera asettica per loro è sicura, e la seconda probabile, anche perché qualche giorno fa abbiamo parlato con la Fondazione Ascoli e ci ha detto che apriranno un fondo, dedicato solamente a Erika, per raccogliere altre offerte e contributi. E per questo, e per quello che abbiamo raccolto, non possiamo far altro che ringraziare di cuore tutti quelli che hanno partecipato. Fuck the cancer avrà un seguito, un 2.0? Per ora godiamoci questa vittoria e le vacanze. Poi, chissà…»
L’aiuto della gente di Varese non mancherà, ne siamo sicuri. Perché questa città ha saputo dimostrare che, tutti assieme, è possibile anche far vergognare il cancro. Lo ha fatto una volta, e lo farà due.