«Felice di aver ritrovato spazio e fiducia. Orgoglioso di chiamare casa il Varese»

Il golden boy Lorenzo Lercara da 10 anni è biancorosso: «Affetto e sostegno dei tifosi. Da ripagare»

Salvatore Iacolino, in queste prime partite della stagione, ha spesso cambiato moduli e interpreti, cercando la soluzione migliore e la via più “prestazionale” per il Varese. In questa girandola di possibilità, ha trovato discreto spazio anche Lorenzo Lercara. Il classe 1996, giovane seppur non più catalogabile come tale in Serie D, è reduce da una stagione interlocutoria in cui ha trovato poco spazio e non è riuscito a ripetere le gesta dell’annata in Eccellenza. Insieme a Matteo Simonetto, è l’unico della rosa della ripartenza. Ora, grazie a Iacolino, sta riacquisendo fiducia e soprattutto ha avuto minuti e chance di mettersi in mostra.

L’umore, per ora, è alto: «Personalmente sono abbastanza soddisfatto di come sia iniziata la stagione anche se non sono arrivati subito i risultati di squadra. Però, come dicevo, sono contento di questo ultimo periodo in cui ho trovato spazio in campo. Quest’anno ho bisogno di giocare dopo una stagione difficile».

Con Ramella, Baiano e Bettinelli aveva visto il campo con il singhiozzo, mentre Iacolino sembra averlo inserito tra le prime scelte soprattutto nell’ultimo mese: «Con lui mi trovo molto bene – ammette – perché è un allenatore da cui si può solo imparare. Ha vinto 7 campionati, per lui le statistiche parlano da sole, ma a parte quello sono a mio agio anche nelle sue scelte di formazione e nei suoi moduli. Mi ha provato sia come seconda punta che come trequartista: per caratteristiche il ruolo che preferisco è trequartista, è il mio, in cui mi ero trovato benissimo con Melosi in Eccellenza. Però so adattarmi e cerco di fare il mio in ogni ruolo».

L’impatto con la Serie D, un anno fa, era stato difficile per Lorenzo, che non era riuscito a incidere. Ora, forse, con un anno di esperienza in più c’è margine per crescere ancora: «Inizialmente ho sofferto la D, perché c’è un salto netto sia a livello fisico che di squadre, perché qui puoi andare in difficoltà contro qualsiasi avversaria. Io sono cresciuto sia fisicamente che mentalmente, dopo lo spazio e la fiducia trovata in Eccellenza, l’anno scorso erano mancate entrambe le cose. Adesso sicuramente va meglio».

In estate non aveva scartato la possibilità di prendere una strada alternativa, ma la conferma del Varese l’ha inorgoglito: «Sì, con il procuratore avevamo parlato e valutato altre situazioni sempre in Serie D, per trovare spazio, ma quando il direttore Merlin mi ha comunicato la conferma sono stato felicissimo e ho firmato subito il nuovo accordo. Il Varese rimane sempre la mia prima scelta, e sono orgoglioso di essere di nuovo qui».

La gioia di Lercara è la stessa di molti tifosi che ormai lo hanno adottato: «Sono felice, perché sono al Varese da 10 anni e conosco moltissime persone. Qui mi sento sempre a casa ed è bello percepire ogni giorno l’affetto ed il sostegno dei tifosi».

Nella sue prestazioni si nota una differenza tra il partire titolare e il subentrare a gara in corso, situazione in cui riesce a essere più incisivo: «Infatti non sono poi così soddisfatto delle ultime da titolare. In questo aspetto devo lavorare molto, non è facile interpretare più ruoli nelle differenti partite. Mi manca anche un po’ il gol, a Casale ci sono andato vicino ma andarci vicino non basta».

L’inizio del Varese non è stato semplice ma ora si scorge la luce in fondo al tunnel: «Assemblare una squadra quasi del tutto nuova non è semplice, difensivamente abbiamo pagato qualche distrazione ma stiamo lavorando davvero tanto su molte situazioni, come i calci piazzati. Un filotto di vittorie, a partire da domenica, ci rimetterebbe in corsa».