Furie biancorosse O tutto, o niente

VARESE 5
TRAPANI 2

marcatori: Rea (V) al 7’, Neto Pereira (V) al 23’, Lupoli (V) su rigore al 41’, Capezzi (V) al 48’ p.t.; Mancosu (T) su rigore al 13’, Nadarevic (T) al 21’, Barberis (V) al 35’ s.t.

VARESE (4-4-2): La Gorga; Fiamozzi, Rea, Simic, De Vito; Zecchin, Corti (dal 23’ s.t. Barberis), Capezzi, Cristiano (dal 6’ p.t. Scapinello); Neto Pereira, Lupoli (dal 15’ s.t. Miracoli). A disp: Seveso, Luoni, Borghese, Blasi, Falcone, Forte. All. Bettinelli.

TRAPANI (4-3-3): Marcone; Daì, Caldara, Martinelli, Rizzato; Ciaramitaro, Aramu (dal 21’ s.t. Barillà), Feola (dal 43’ p.t. Citro); Falco, Mancosu, Lombardi (dal 6’ s.t. Nadarevic). A disp: Gomis, Zampa, Abate, Iunco, Pastore, Lo Bue. All. Boscaglia.

arbitro: Baracani di Firenze.

note – Espulsi il tecnico Boscaglia (T) al 43’ s.t. per proteste e Barillà (T) al 46’ s.t. per proteste.

Ammoniti Daì (T), Nadarevic (T), De Vito (V), Zecchin (V) per gioco scorretto.

Spettatori 3.200: paganti 1.300, quota non comunicata; abbonati 1.809. Angoli 5-7. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’.

«La gioia più grande che ho nel cuore non è per il 5-2 al Trapani e per i tre punti che fanno bene alla classifica: se sono felice, infatti, è perché guardando negli occhi tutti i miei ragazzi capisco che loro sono felici. Percepisco il loro stato d’animo tutti i santi giorni della settimana, a ogni allenamento: ognuno dà il massimo senza risparmiarsi e nessuno si presenta con il volto rabbuiato». Queste parole di Stefano Bettinelli fanno capire il senso della vittoria con il Trapani dei suoi biancorossi.

Il tecnico, che ha compiuto 52 anni mercoledì e che domani incomincerà il corso di Coverciano per avere il patentino di prima categoria, ha fatto capire cosa conta davvero nel calcio. Essere felici di quello che si fa e considerare il pallone per quello che è: il gioco più bello del mondo. Chi esaspera lo sport e pretende la ricerca del risultato a tutti i costi non ha capito nulla né del Varese né di Bettinelli, allenatore che punta ad aprire il nuovo ciclo biancorosso grazie ai giovani da valorizzare al meglio.

Leo, Stefan, Dennis e Cosimo

La partita con il Trapani ha messo in vetrina ragazzi di belle speranze, come Leonardo Capezzi: un centrocampista di qualità arrivato dalla Fiorentina che si trova già a suo agio sul duro palcoscenico della B ed è destinato a un futuro illustre ai piani alti del calcio. Capezzi è nato il 28 marzo del 1995 e sono suoi coetanei Stefan Simic e Dennis Scapinello che pure si sono fatti onore ieri, in una squadra in cui il portiere era Cosimo La Gorga, di un anno maggiore. E in cui sembra essersi finalmente ritrovato Andrea Barberis, che l’11 dicembre compirà 21 anni: il centrocampista ha firmato il gol del 5-2 con un imprendibile bolide da fuori e chissà che questa spettacolare prodezza non lo abbia finalmente rinfrancato.

Bettinelli non ha sbagliato una mossa e già alla vigilia si sentiva che il suo Varese si sarebbe lasciato alle spalle i ko di Vercelli e Livorno. Il tecnico aveva chiuso l’ultimo allenamento radunando i biancorossi in semicerchio e, dopo averli fissati negli occhi, aveva esclamato: «Un giorno potrete essere fieri di aver giocato la partita con il Trapani, dicendo ai vostri nipoti: “Io c’ero”. Ho fiducia in voi e nel vostro valore».

Parole sante perché il Varese ha incominciato alla grande. Dopo l’infortunio di Cristiano (al cui posto è entrato Scapinello al 6’), Rea (lanciato dall’angolo di Zecchin) ha aperto di testa le marcature. Neto Pereira ha raddoppiato al 23’, sfruttando un bell’assist di Lupoli che al 41’ ha fatto tris su rigore (concesso per un fallo di Ciaramitano su Rea) mentre Capezzi ha segnato nel recupero la sua prima rete da professionista.

Una squadra che dà gioia

Nella ripresa il Trapani prova a ribaltare la situazione e accorcia con un rigore di Mancosu mentre l’ex Nadarevic riaccende le speranze dei siciliani al 21’ con un bel sinistro. Il Varese trema quando Ciaramitaro coglie il palo al 31’ ma il neoentrato Barberis chiude i conti al 35’ facendo partire un bolide spettacolare e imprendibile da trenta metri. Il palo finale di Citro non spaventa più perché il Varese è ormai pronto all’abbraccio caloroso con il pubblico del Franco Ossola, di nuovo tutto unito intorno ai biancorossi. Adesso anche i tifosi sono felici.n

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