«Il ciclismo ha valori. Chi non li sa, stia a casa»

Il vincitore della Granfondo Tre Valli, Ricciardi, positivo all’Epo. Amaro il presidente Oldani: «Poco da dire»

«L’atleta Alessio Ricciardi (tesserato AICS) è stato trovato positivo all’Eritropoietina Ricombinante, a seguito di un controllo svolto dalla SVD al termine della gara FCI “1° Granfondo Tre Valli Varesine”, svoltasi il 25 settembre 2016 a Varese. La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping ha provveduto a sospendere gli atleti in via cautelare, accogliendo le istanze proposte dall’Ufficio di Procura Antidoping». Con questo comunicato la Procura Federale Antidoping ha reso nota la positività di Alessio Ricciardi, che poco più di un mese fa tagliò per primo il traguardo della prima edizione storica della Granfondo Tre Valli Varesine. La manifestazione fu un successo, un enorme successo, che non può essere certo rovinato dalla follia di un amatore.

Un commento lo abbiamo chiesto a Renzo Oldani, presidente della società ciclistica Alfredo Binda, che ha organizzato la Granfondo così come la Tre Valli del martedì successivo: «Direi che la notizia si commenta da sola, c’è poco da dire. É solo la conferma della demenzialità di certe persone che non colgono lo spirito sportivo e di aggregazione di una manifestazione come la Granfondo. I veri valori dello sport in queste persone non esistono, è meglio che stiano a casa. Guardando la questione da un’altro punto di vista, questa è la dimostrazione che il ciclismo è autocritico e si sa controllare in queste cose. I controlli in questo sport ci sono, ben vengano, quindi siano da monito a certi pazzi che pensano di farla franca».

Trentatré anni, spezzino, Ricciardi è uno specialista delle Granfondo, infatti prima di venire a conquistare quella di Varese, nel modo illecito che poi si è scoperto, aveva già vinto la Granfondo Internazionale Laigueglia nel mese di marzo ed era giunto secondo alla Granfondo Internazionale Alassio Sixs. A settembre lo spezzino è salito sul podio ad Albenga: terzo alla Granfondo Noberasco. Ad ottobre ha vinto la Granfondo Loabikers.

Non contento, ha varcato i confini della Liguria per prendere parte alla Granfondo Tre Valli: proprio in occasione dell’edizione varesina, però, è stato trovato positivo ad un controllo e dunque sospeso immediatamente in via cautelare. Prima di dedicarsi alle Granfondo a partire dal 2014, Ricciardi aveva anche militato per due stagioni nella Otc Lauretana prima che un infortunio al ginocchio ne compromettesse la carriera ad alti livelli.

Una notizia abbastanza triste che non getta però alcuna ombra su una manifestazione che ha animato Varese per giorni interi. Resta certo la delusione per una piaga che sta prendendo sempre più piede, ossia la diffusione di pratiche dopanti anche nel mondo degli amatori.

Il comunicato della Procura Antidoping segnala anche altri casi verificatisi in altre Granfondo. Gli atleti Emiliano Bolletta (tesserato FCI) e Bruno Chiocca (tesserato CSAIN) sono stati trovati positivi al Methoxy Polyethylene Glycol Epoetin Beta (Cera) a seguito della Granfondo Campagnolo di Roma, mentre Paolo Tedone (tesserato FCI) è risultato positivo al 16 Beta- Idrossi-Stanozololo a Gallipoli, al termine della gara ciclistica “ CX del Salento –Trofeo dei 3 Mari”. Tre atleti, tre ciclo-amatori, che hanno deciso di ricorrere a mezzi illeciti per vincere le Granfondo della domenica. No, questo non è lo sport che ci piace.