«La Champions per me è… Baku»

Stasera al PalaYamamay (20.30) il magico debutto europeo delle farfalle contro le finlandesi di Salo. Leonardi: «Il terzo posto di Istanbul è leggenda fatta di carattere e voglia di andare su tutti i palloni»

In Italia lo stanno già facendo, da stasera le farfalle sono pronte a volare anche in Europa. Alle 20.30 al PalaYamamay arrivano le finlandesi dell’LP Viesti Salo nella prima partita della Pool C. Un match da vincere per cominciare senza intoppi un cammino europeo che vuole essere il più lungo possibile.

Magari, perché no, fino a ricalcare lo straordinario exploit del 2012-13, quando le biancorosse di Parisi riuscirono a tornare con il bronzo dalla final four di Istanbul. Di quella storica spedizione ha fatto parte Giulia Leonardi, una delle biancorosse più in palla in questo avvio di stagione: «Ricordi splendidi, quelli di Istanbul – sorride Giulia (l’unica farfalla rimasta da quella stagione, insieme a Marcon e Pisani) – Quell’anno nessuno avrebbe scommesso un euro sul fatto che potessimo arrivare terze in Champions. Invece siamo state fantastiche. In semifinale abbiamo portato al quinto set una squadra mostruosa come il Rabita Baku, prima di vincere la finale per il terzo posto. Ci ha portato fin là il carattere, la voglia di andare su ogni pallone. Non eravamo potentissime in attacco, ma quanto eravamo quadrate in difesa…».

Nella scorsa stagione – complice una quantità smisurata di infortuni – l’esperienza europea è stata fugace (fuori già nel girone). Ma l’Unendo Yamamay di quest’anno sembra di un’altra pasta: «Davanti al nostro pubblico vogliamo partire bene – promette la farfalla tigre – Però dovremo stare attente. Si pensa che le finlandesi possano essere un avversario soft, ma dopo aver visto i video vi dico che non sono affatto male. Sono pericolose soprattutto con le centrali, in particolare la serba Rakic. Insomma, non sarà facilissimo. Chiaramente però vogliamo iniziare con una vittoria».
Difficile ipotizzare quale starting six sceglierà Carlo Parisi, ma è probabile il turnover. Ieri pomeriggio Valentina Diouf e Helena Havelkova non si sono allenate: una delle due potrebbe fare spazio ad Alice Degradi, reduce dalla grande prova fornita a Treviso contro Conegliano.

Una vittoria, quella di domenica, che rappresenta un’iniezione di fiducia potentissima per le farfalle: «Con Conegliano è sempre una battaglia, è una partita a cui teniamo tutte tantissimo: avevamo avvisato anche le nuove dell’importanza speciale di questa sfida – aggiunge il libero dell’Unendo Yama – Poi l’Imoco quest’anno ha allestito davvero uno squadrone, con due campionesse del mondo in mezzo a tante altre giocatrici di livello. Esteticamente non sarà stata una partita bellissima da vedere. Sul piano tecnico e tattico ci sono state delle sbavature,

ma tenere duro e vincere dopo cinque set, in quella bolgia con oltre cinquemila tifosi veneti, beh, sul piano del morale è stato qualcosa di fantastico». In effetti non si può dire che al Palaverde sia mancato il carattere: «Stavolta sì, a differenza di quanto accaduto nella finale di Supercoppa con Piacenza… Quella sconfitta non l’ho ancora digerita. L’abbiamo proprio buttata, e senza lottare, cosa che non è da noi». Da quel kappaò comunque le farfalle si sono rialzate, prima lentamente, con il sofferto 3-2 su Scandicci, poi di prepotenza, sbancando il Palaverde. E con Leonardi sempre tra le migliori: «Credo che la squadra sia stata costruita molto bene. Speriamo di continuare a migliorare, anche se tenere sempre alla grande sui due fronti non è facilissimo, visto che si gioca ogni tre giorni, cambiando continuamente il pallone».

Le ultime battute sono sul momento magico della pallavolo femminile: «Girare i palazzetti e vedere mille bambini attorno a Diouf per chiederle una foto o un autografo è bellissimo. Il fatto che alcune giocatrici, come Valentina, godano di così tanta popolarità non può che farci piacere, anche perché porta visibilità e quindi nuovo pubblico. Anche se a Busto il tifo e la passione non sono mai mancati».