La risposta che voleva mister Marzio dopo le sberle prese dal Gozzano

Il punto sulla Varesina di Emanuele Barbati

Uno schiaffo. Tirato dal Gozzano alle fenici, e per di più al Comunale, nella casa dei rossoblù. Uno schiaffo capace di lasciare le dita sulla pelle (in questo caso 3), che la Varesina ha ricevuto non per demeriti, ma per superiorità degli avversari. Come necessità dei piemontesi per batterla. Però una sberla resta sempre una sberla, e anche se questa viene tirata per far capire un proprio errore, come farebbe un genitore, l’orgoglio viene sempre urtato. E il 3-1 con cui la capolista ha battuto la Varesina due domeniche fa è stato proprio questo: uno schiaffo. Un colpo arrivato dopo tanti risultati utili, figli del lavoro fatto durante le settimane agli ordini di mister Marzio, che ha dato fastidio alla Varesina.

Così, durante i sette giorni scorsi, il tecnico delle fenici ha chiesto ai suoi ragazzi di reagire all’offesa. Di far capire a tutti che la sconfitta contro il Gozzano è stata soltanto un caso, un passo falso comune a tutte le squadre. Insomma, che poteva capitare e anche starci considerando il valore degli avversari, ma che non doveva ripetersi al Parisi di Voghera.

E cosa ha fatto la sua squadra due giorni fa? Ha risposto come l’allenatore rossoblù si aspettava: vincendo e convincendo. Solidità difensiva, buona costruzione di gioco e vittoria contro l’Oltrepovoghera, con annessi 3 punti grazie ai quali è arrivato il sorpasso su Bra, Varese e lo stesso OltreVoghe. Un successo che ha portato le fenici a quota 20 punti, considerati da tutti come la metà di quelli sufficienti per salvarsi (40), lasciando quindi spazio a speranze e sogni.

Perché mister Marzio avrà pure detto, giustamente, che la classifica non deve essere guardata, continuando a lavorare con la testa bassa e la stessa umiltà di questi mesi. Ma darle un’occhiata ogni tanto, come sicuramente fanno a Venegono Superiore, male non fa. Inoltre, il 2-1 di Voghera ha detto che il percorso di crescita rossoblù continua, e non solo come collettivo, ma anche prendendo in considerazione i singoli giocatori: Del Ventisette ha accantonato la prestazione contro il Gozzano tornando a essere sicuro e importante, Osuji è andato in gol ancora, Shiba pure – ma per l’attuale capocannoniere del campionato non è più una novità (sono 8 i gol dell’attaccante) – e Giovio ha giocato nuovamente da Giovio. E con la crescita dei singoli, anche la squadra migliora. Come classifica, autostima e fiducia.