«Lascio Busto per crescere. Sempre grata a questa società»

Alice Degradi saluta e ringrazia la Futura: «Dalla finale under 18 a quella di Champions, ricordi indelebili»

Arriva un giorno in cui ti viene voglia di metterti alla prova. Di raccogliere una nuova sfida. Dopo quattro anni a Busto, Alice Degradi saluta l’Unendo Yamamay. Lo ha annunciato su Facebook la stessa giocatrice pavese, anche se la notizia era da tempo nell’aria.
«Già al termine del campionato sapevo che probabilmente il mio ciclo a Busto si era chiuso – spiega Alice, che abbiamo raggiunto telefonicamente poco dopo il suo annuncio – Ho fatto la scelta che ritengo migliore per la mia crescita.

Alla Futura Volley sono e sarò sempre grata, ma il ruolo che avrei avuto nella squadra della prossima stagione non mi avrebbe consentito di migliorarmi ulteriormente, di fare un passo avanti nel mio percorso. Ho preso questa decisione insieme al mio procuratore, dopo essermi confrontata con persone a me vicine, competenti di pallavolo – puntualizza Degradi – Sarei rimasta qui a lungo, ma con altri presupposti. Busto ha capito e condiviso la mia scelta».

Ancora top secret la nuova destinazione, che comunque sarà annunciata a breve: «Mi farà bene cambiare ambiente. Posto nuovo, gente nuova, buone ambizioni: non vedo l’ora di mettermi in gioco. Sono molto motivata». Fermo restando che potrebbe essere un arrivederci, non un addio: «Gli addii non esistono. Ma in questo momento Busto è per me come lo scatolone con tutte le foto dei ricordi che metti un attimo nel box: mi porterò dietro tutto quello che è successo in questi anni, le cose buone e quelle cattive. Sono tutte esperienze formative, che mi serviranno in futuro».

Lo “scatolone con le foto”, come l’ha definito Alice, è bello capiente: «Per parlare dei miei ricordi legati a questi quattro anni servirebbe un trattato, certo non bastano le poche righe di un articolo. A Busto sono legatissima, a cominciare dalla società, che mi ha accolto bene fin dall’inizio e ha saputo trasmettermi valori che non si trovano dappertutto. Ho sempre cercato di difenderli e rappresentarli al meglio, tanto che a volte ho avuto la sensazione di giocare più per la società che per me stessa. Col tempo le priorità delle persone cambiano: a 20 anni non posso fare solo scelte di cuore – prosegue la giovane schiacciatrice – Ma l’esperienza a Busto me la porterò dietro per sempre».
Tante le partite indimenticabili: «Dalla finale regionale under 18 vinta contro Orago, alla semifinale nazionale persa col Volleyrò, una partita in cui tutto andò storto. Tra quelle giocate in prima squadra non dimenticherò mai la finale di Champions League e anche la prima volta in cui Parisi mi ha mandato in campo, contro Modena: appena entrata, Petrucci mi ha alzato la palla in zona 2 e io ho attaccato con un mani-fuori in stile beach volley che ricorderò per tutta la vita (ride ndr)».
A proposito di Carlo Parisi: «Tutti gli allenatori che ho avuto mi hanno trasmesso qualcosa, ma Carlo è quello che mi ha dato qualcosa in più». Un po’ di rammarico resta per come sono andate le cose nella scorsa stagione: «A livello di squadra avremmo potuto fare molto meglio – ammette Alice – ma nessuna di noi ha avuto il coraggio di prendersi fino in fondo le proprie responsabilità. Probabilmente ci è mancato un leader, una figura di riferimento. Per quanto mi riguarda, sapevo che sarebbe stata una stagione complicata perché era la prima in cui avevo delle responsabilità. In ricezione dovevo gestire una bella fetta di campo, e nel girone di andata penso di averla coperta abbastanza bene. Poi ho avuto un piccolo calo mentale tra gennaio e febbraio, prima di riprendermi nella fase finale della stagione». Ma ormai è acqua passata, dalla prossima stagione Alice vestirà un’altra maglia. I tifosi biancorossi intanto stanno subissando di messaggi di saluto la sua pagina Facebook: «Mi fa piacere, perché per questa maglia ho sempre dato tutto».