Perentoria Varese rosa. La stella, ora, è lì da toccare

Vittoria a Scafati per 66 a 49: la squadra di Lilli Ferri conquista la finale per salire in A2

Tra Varese e Scafati la distanza non si conta in chilometri: come tra il nostro mondo e le stelle, l’unita di misura sono gli anni luce. Coniugato al basket e al biancorosso, il tempo in questione è corso via in lavoro, sfide, delusioni ritemprate dalla voglia di ripartire sempre, scommesse, virtù. È trascorso in crescita, soprattutto, sorretta dall’ambizione e alimentata dalla serietà.

Il viaggio ha ora toccato il punto più alto di sempre, ma non è ancora finito: la stella, vista così da vicino, è talmente brillante che vien davvero voglia di toccarla.

La Pallacanestro Femminile Varese 95 vince gara due di semifinale a Scafati e conquista l’ultimo atto del campionato di serie B: davanti a lei adesso c’è la finale, l’ascensore per arrivare in Serie A2, in quello che sarebbe il miglior risultato della storia della società. In Campania finisce 66-49 per Cassani e compagne, che bissano il successo dell’andata (a Gazzada, settimana scorsa, finì con un +13) in modo perentorio, definitivo. Da campionesse vere.

Anche perché nemmeno stavolta il paradiso ha avuto scorciatoie per Varese, che gli Everest della sua esistenza si li è dovuti sempre scalare da sola e senza ossigeno. Pronti via Scafati vola a +5, poi a +7, dimezzando immediatamente il margine conquistato dalle biancorosse nella prima partita: le padroni di casa infilano 3 bombe una dietro l’altra, si incollano a bomber Frantini col Bostik e scaldano il pubblico amico. Al 10’ è 18-12 e il sabato del basket femminile sembra una di quelle giornate in cui Dio ha deciso di alzarsi dalla parte sbagliata del letto.

Invece no, non stavolta. Dal cilindro non esce la carta giusta, esce l’intero mazzo: la difesa si fa stagna (coach Ferri, come all’andata, ci mette il peperoncino alla Ettore Messina: le guardie Luisetti e Cassani sul play Iozzino, che si blocca…), l’attacco si fa fluido e sfrutta i buchi casalinghi. Risultato? Parziale di 8-21 e connotati del match cambiati per sempre. Terzo e ultimo quarto sono attesa del piacere: è finale, ciliegina di una stagione in cui troppe parole sono state spese su questa squadra senza fare i conti con l’oste.

«Non saprei dire chi oggi abbia sbagliato qualcosa delle mi ragazze – sono le prime, orgogliose parole del condottiero che di nome fa Lilli, di cognome fa Ferri e di professione fa colei che si diletta nella maieutica dei sogni – Tanto di cappello alle nostre avversarie, che hanno avuto anche un’infortunio e non hanno mai mollato. Noi, però, siamo riuscite ad arrivare fino in fondo. Ora per due giorni ce la godiamo, poi penseremo alla finale».

Dopo una pizza, una birra e una visita a Pompei, la navicella biancorossa si preparerà infatti per ripartire: domenica 21 si andrà a Pescara o a Faenza (le altre due semifinaliste), domenica 28 il ritorno a Varese.

Ottanta minuti per l’ultimo chilometro, di quella che si è confermata – come sempre – la più brillante squadra cestitistica varesina dell’anno.

Parziali: 18-16, 26-33

Pallacanestro Femminile Varese 95 Bonfanti 8, Luisetti 9,Pagano, Biasion 3,Rossi 4, Cassani 18, Premazzi 10, Sorrentino 2, Frantini M. 3, Quarantelli 2, Frantini S. 7, Colombo. All. Ferri