«Resilienza, carattere e sacrificio. Il branco deve essere la nostra forza»

Varesina, via alla stagione. Spilli: «Grande gruppo». Il dg Di Caro: «Tifosi, con il vostro affetto ce la faremo»

La stagione della Varesina é ufficialmente iniziata. Alle 15 di ieri il raduno, con i calciatori che hanno raggiunto il centro sportivo di Venegono Superiore per poi scendere in campo intorno alle 16.40; primi giri di corsa, esercizi e poi una serie di partitelle con i giocatori divisi in tre squadre ad affrontarsi in una metà campo; nell’altra esercizi fisici e tecnici per la formazione in attesa del proprio turno di gioco. Per la cronaca, prima rete stagionale di Alberto Broggi.

Nel mezzo spazio alle dichiarazioni d’inizio annata, con la prima “seduta” di fronte alla stampa completata dal dg Matteo Di Caro, dal ds Massimo Radicchi e da mister Marco Spilli. Si parte dal mercato, con il ds Radicchi che svela il prossimo colpo, fissando in seguito l’obiettivo stagionale: «Fra poco arriverà a Venegono Matteo Vittorini, difensore centrale del ’99 proveniente da Livorno. Si tratta di un altro tassello di una squadra costruita per raggiungere una salvezza tranquilla». Poi un pensiero sul campionato: «La D è una serie difficile e quest’anno ci sono tante squadre che si sono rafforzate, però noi siamo pronti. Spero in un girone particolare? Il girone A».

La parola passa a Marco Spilli, che parte dalle sensazioni di questo suo quinto anno alla guida della Varesina: «Le sensazioni sono buone e ci sono presupposti migliori dello scorso anno. Dodici mesi fa pensavamo di avere una grande squadra, ma poi quella vena di sacrificio e umiltà in certi elementi è mancata. Siamo stati bravi nella seconda parte di stagione a rimediare ai nostri errori e a raggiungere la salvezza».

Sul nuovo gruppo: «Ho chiesto degli sforzi alla società e sono stato accontentato. Ora dobbiamo conoscerci e io devo trovare il modo di esaltare le loro caratteristiche; poi abbiamo ampliato lo staff tecnico, quindi siamo cresciuti anche sotto questo punto di vista».

Sull’atteggiamento da dimostrare in ogni partita: «Voglio una Varesina che prende in mano le redini del gioco, che ha carattere, voglia di lottare e spirito di sacrificio. Parole chiave? Resilienza e poi branco; dobbiamo essere come i lupi, che trovano la propria forza nell’unione del gruppo. Ecco il perchè del ritiro di Carpineti – il primo nella storia rossoblù».

Poi un passaggio sul rapporto con i tifosi, importanti e fondamentali per le fenici: «Abbiamo bisogno del loro supporto e spero di ricucire il rapporto che si era un po’ perso lo scorso anno. Ma so già che potrei averne il 50% contro in certi momenti».

Qualche parola su questo tema anche da parte del dg Di Caro: «Sottolineo quanto detto dal mister. É vero che chi paga può dire quello che vuole, forse giustificato anche da un cuore non visto in certi momenti l’anno scorso. Però noi vogliamo sentire l’affetto dei nostri tifosi, che devono capire la difficoltà di questa serie; con loro riusciremo più facilmente a restare per il quarto anno in D».

Alcune considerazioni da parte di Spilli sui giovani: «Ci sono tanti giocatori interessanti, soprattutto tra i giovani. In più devo dire che vedere dei ragazzi come Segalini e Morello, che sono alla Varesina dal momento della sua fondazione, è un segnale per tutti i ragazzi delle nostre giovanili. Regole degli Under? Le statistiche parlano chiaro, servono a poco».

Quindi il pensiero del neo ds sui nuovi portieri, un ruolo che Radicchi conosce bene: «Vaccarecci e Del Ventisette sono molto bravi e crediamo in loro. Partono alla pari? Certo, toccherà al campo stabilire chi sarà il titolare. Ma come per tutti».

Infine qualche appunto del dg Di Caro sui prossimi appuntamenti e sulla società: «Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia per questioni di marketing, ma al rientro dal ritiro ci sarà la presentazione della squadra. Per quanto riguarda la società ci stiamo ampliando sia nelle strutture che nel personale; l’intenzione è di aggiungere una clinica fisioterapica a servizio della squadra e un ulteriore campo a 11, illuminato e in sintetico, per far giocare le nostre squadre».