Scende in campo anche Messi. E urla con noi Fuck the cancer

Nel nome di Erika - L’asta benefica si arricchisce con la maglia della Pulce

«Non guardiamo in faccia a nessuno, perché tutto quello che stiamo facendo è solo per Erika e i bambini che hanno bisogno», sono le parole di Gianluca Russo, per tutti Piddu, storico capo tifoso della Curva Nord.

Quando quel giorno, in quel Varese-Legnano, apparve in curva lo striscione: “Ciao Erika, piccola grande donna”, tra la commozione di uno stadio intero nessuno si aspettava una storia d’amore così grande: «Abbiamo deciso – continua Gianluca – di dare una mano, dopo la scomparsa di Erika, alla Fondazione Ascoli per costruire tre camere iperbariche. Oggi possiamo dire che non ci aspettavamo tutte queste adesioni quando abbiamo iniziato».I ragazzi della Nord avevano deciso infatti di raccogliere delle magliette dei giocatori da mettere all’asta: «Pensavamo agli ex del Varese, poi pian piano sono arrivati tutti gli altri, e ora siamo talmente pieni che non so come faremo a tirarle fuori tutte da qui al 10 maggio, il giorno in cui chiuderemo l’asta sul web».

Così, grazie a quelle magliette autografate dai giocatori, la scritta “Fuck The Cancer” (fanculo al cancro), frase che aveva tatuato sulla pelle dell’avambraccio la piccola Erika Gibellini, trova un nuovo significato: non più solo la voglia di non mollare mai e combattere sempre, ma anche quella della solidarietà e dell’aiuto.«Oggi uscirà la maglia di Lionel Messi… ma non vi spiego come l’abbiamo ricevuta, perché è giusto ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato a compiere quest’impresa:

il nostro sogno, oggi, non è solo quello di contribuire per una camera iperbarica, ma coprirne interamente il costo; siamo attorno ai 20-30 mila euro». Una solidarietà senza confini quella per l’iniziativa della Nord, spiega Piddu: «Sabato 21 maggio, quando faremo l’asta dal vivo al Franco Ossola, ringrazieremo tutti quelli che ci hanno dato una mano: amici e nemici. Perché il mondo ultras non è solo “ignoranza” e lotta, ma è anche questo: tifoserie rivali che si aiutano».

Le maglie più quotate sono quelle di Pavoletti (il 21 potrebbe esserci pure lui) e Icardi: «Pavo è un amico, un ragazzo stupendo che nonostante la serie A e la fama, è sempre legato a noi: è stato tra i primi a darci la sua maglietta. Anche Giulio (Ebagua), con cui in passato abbiamo avuto dei battibecchi ci ha inviato subito la maglia, perché queste iniziative sono una questione di cuore, e nessuno si è tirato indietro… nemmeno voi de La Provincia. Noi della Curva ci batteremo per la maglia di Tassone (ragazzo della curva che gioca nella squadra di calcio a 5 della Vedanese): poco contano i nomi sulle casacche, ciò che conta è Erika e i bambini del Del Ponte. Siete pronti alla “battaglia” finale?».