Tanta grinta, ma non basta. La rana di Arianna è solo settima

Dopo aver staccato il primato italiano nelle batterie, la Castiglioni non sbaraglia le campionesse nei 50 rana

Nulla da fare per Arianna Castiglioni nella finale dei 50 metri rana dei mondiali di Budapest.

La nuotatrice bustocca, dopo aver conquistato il pass per la finale qualificandosi con il sesto miglior tempo complessivo nelle semifinali, nonché record italiano (30’46’’), è scesa in vasca ieri pomeriggio alle 17.30, presentandosi ai blocchi di partenza con le migliori atlete del mondo dal calibro di Lilly King e Yuliya Efimova. «Stavo bene in vasca, ho dato tutto per poter arrivare negli ultimi metri e giocarmi una medaglia. Mi porto a casa questa finale e una grande esperienza che mi farà

crescere», ha dichiarato Arianna nel post-gara ai microfoni di Rai Sport. La finalista italiana ha lottato fino all’ultimo centimetro, perdendo tuttavia efficacia nella nuotata negli ultimi 25 metri, energie che sono venute a mancare a causa del grande dispendio energetico della semifinale del giorno prima. La bustocca classe ’97 si è classificata al settimo posto in 30’74, davanti alla canadese Rachel Nicol (30’80’’) e a soli 12’’ di gap dall’inglese Sarah Vasey, gara che ha visto salire sul gradino più alto del podio la favorita americana Lilly King, che ha fermato il cronometro sul 29’40’’, tempo che le vale il record mondiale.

Medaglia d’argento invece per la russa Yuliya Efimova (29’57’’), mentre a siglare la doppietta americana è Katie Meili in 29’99’’, tempo che le vale il terzo posto.

Archiviata la finale dei 50 m rana, a neanche due ore di distanza, la giovane atleta è tornata in vasca per disputare la finale della staffetta 4×100 mista, qualificandosi in mattinata con il sesto miglior tempo complessivo (4’00’’03). Al segnale dello starter, per lo stile delfino si è presentata sul blocco di partenza Margherita Panziera, al cambio è subentrata la Castiglioni, che con la grinta che la contraddistingue ha chiuso i primi 50 metri in 31’06’’ e i secondi 50 in 35’49’’. A darle il cambio è stata la dorsista Ilaria Bianchi che a sua volta ha consegnato il “testimone” per la volata finale all’immensa Federica Pellegrini, che ha stoppato il tempo per la nazionale italiana sul 3’59’’98, tempo che consegna alle 4 nuotatrici azzurre l’ottava piazza in classifica.

Giornata poco felice anche per l’altro nuotatore varesino Nicolò Martinenghi, che si è fermato alle semifinali della 4×100, realizzando soltanto l’undicesimo miglior tempo complessivo nell’ultima fase di qualificazione (3’34’’11).