«Tutti a Verbania». Bustese battuta. Non è finita

Il Varese passa 2-1 al Franco Ossola e si piazza a -3 dal Cuneo e -1 dal Borgosesia a una giornata dalla fine. I playoff sono conquistati. Ora l’ultima trasferta in riva al Lago Maggiore: il primo posto è impossibile. Però...

«Noi vinciamo sempre. Tutti a Verbania»: uno striscione della Curva Nord – alzato alla mezz’ora della ripresa – che raccoglie tutti i tifosi del Varese e il loro spirito. Tifosi sempre presenti, sempre vincitori. Tifosi pronti all’ultima trasferta di questo campionato, domenica, in riva al Lago Maggiore. Dove il Varese dovrà vincere ancora, per raccogliere altri tre punti dopo quelli strappati ieri contro la Bustese che hanno dato l’aritmetica certezza di giocare i playoff.

Vietato fermarsi: a Verbania si va per vincere. Vincere, anzitutto per aumentare ulteriormente il coefficiente punti, fattore base su cui viene costruita la graduatoria di riammissione a cui accedono le 9 vincitrici dei playoff dei 9 gironi di serie D; graduatoria di riammissione da cui la Lega Pro “pesca” se ha necessità di completare il suo organico a seguito di eventuali rinunce o fallimenti.

Vincere, poi, per i sognatori (qualcuno c’è…). Perché a una giornata dal termine il campionato non è finito: il Cuneo è a +3, il Borgosesia a +1. La capolista ospita il Bra, la cui stagione è finita da un pezzo; il Borgo farà visita alla Folgore Caratese, la cui stagione è finita da un pezzo: non perderanno mai, tantomeno contemporaneamente. Però, per completezza, diciamo cosa accadrebbe se succedesse l’impossibile: il Varese vincendo raggiungerebbe in vetta il Cuneo e si giocherebbe così in uno scontro diretto in campo neutro il passaggio in Lega Pro. Ma Cuneo e Borgosesia non perderanno mai, tantomeno contemporaneamente.

Però…

Torniamo al Franco Ossola. Dove il Varese ha giocato l’ultima partita di questa stagione regolare (rimanendo terza, a Masnago ci tornerà almeno una volta nei playoff: a oggi per sfidare l’Inveruno, quarto). Dove, soprattutto, il Varese ha riabbracciato un amico di sempre, l’Alfredo Luini, a bordocampo insieme a Luca Alfano, e mandato un saluto a un altro grande amico, Spartaco Landini: alla sua famiglia – sua moglie Giovanna, le figlie Ilaria e Giuditta e i nipotini Andrea e Pietro, che sono entrati in campo insieme ai giocatori – è stata consegnata una maglia biancorossa prima dell’inizio della partita.

Ultima nota a rendere felice il pomeriggio di Masnago il rientro in campo (nella ripresa) di Federico Zazzi, out dal 27 novembre scorso per l’infortunio (e seguente operazione) ai legamenti del ginocchio: il classe ’97 è stato acclamato dal pubblico al suo ingresso. E, ai primi tre palloni toccati – con intelligenza, tecnica e tranquillità -, anche rimpianto per quello che avrebbe potuto dare al centrocampo biancorosso.

La sfida contro la Bustese vive un’immediata emozione (2’): cross di Talarico, rimpallo su Scapini che libera Moretti, tutto solo in area piccola; il “pampa”, ex della partita, controlla e cerca di piazzare ma sbatte sul corpo di Frigione, che mette in angolo con un miracolo.

Pissardo risponde spingendo in angolo una punizione di Crea (8’), poi la partita si prende una pausa. Fino al 24’, quando la Bustese, con la complicità del Varese, si inventa un eurogol. Panigada parte da dietro la metà campo e cavalca, inseguito da Vingiano; sulla trequarti Luoni raddoppia ma viene superato dal “toro”, che al limite appoggia no look a Pllumbaj, super nell’aprire il piattone mettere a giro all’incrocio.

0-1 e disappunto sugli spalti per il popolo biancorosso. Disappunto che diventa rabbia quando, al 31’, Rolando fallisce un rigore dopo la sua solita rincorsa con “stop” poco prima di calciare: il portiere ospite intuisce e respinge, il Franco Ossola si imbufalisce ma Scapini mette tutti d’accordo volando sulla ribattuta e infilando l’1-1.

Non accade altro nel primo tempo. Nella ripresa i biancorossi tornano in campo con la ferma intenzione di vincere. La Bustese, a caccia di punti salvezza, lo stesso. Prima occasione per gli ospiti (8’): Panigada si libera con le cattive di Viscomi e spara di potenza, trovando sulla sua strada la grande risposta di Pissardo.

Al 14’ il gol partita. Scapini lavora al limite e serve a Rolando, che picchia in rete il punto del 2-1 e si prepara a pagare una cena al compagno. Poi entra Zazzi, che mette in ghiaccio la partita sfiorando anche un gran gol su punizione. Basta così: finisce 2-1. Playoff presi, ora a Verbania per vincere ancora. E vedere cosa succede…

: Pissardo; Luoni, Ferri, Viscomi; Talarico, Bottone (Zazzi dal 24’ st), Vingiano, Bonanni; Rolando (Piraccini dal 42’ st); Moretti (Lercara dal 20’ st), Scapini. A disposizione: Bordin, Granzotto, Simonetto, Giovio, Gucci, Innocenti. All. Bettinelli.

Frigione; Rorato (Arcuri dal 19’ st), Parini, Alushaj, Pisoni; Mavilla (Putignano dal 23’ st); Panzetta, Papasodaro, Crea (Pariani dal 31’ st); Panigada, Pllumbaj. A disposizione: Ghirlandi, Bisceglia, Bellich, Cudicini, Venturelli, Rondanini. All. Broccanello.

: Catastini di Pisa (Calapai di Bologna e Pascali di Bologna).


Spettatori: abbonati 1123, biglietti emessi 249. Ammoniti: Rolando e Ferri (V); Mavilla e Alushaj (B). Angoli: 4-5; fuorigioco: 0-0; tiri (in porta): 12 (7) – 7 (4); falli: 18-18; recupero: 2’ + 4’.