Varese – Cremona: le pagelle biancorosse

Alberto Coriele dà i voti ai giocatori della Openjobmetis dopo la bella vittoria casalinga (86-82) contro la Vanoli Cremona

E’ nervoso e Caja lo richiama più volte. Sbaglia molto, poi si carica nel momento migliore. Tripla e palla recuperata, tripla e poi tripla ancora. Lotta come un leone, ad inizio ultimo periodo si dimentica per due volte di curare Bell, che ne approfitta. Però è innamorato di Varese, e lo ha fatto vedere.

Resta nella memoria della partita per un coast to coast nel secondo quarto, ma è davvero leggerino ed insicuro. Rientra a sei dalla fine e non sfigura,

Gioco potenziale da 4 punti a braccia all’insù per caricare il palazzetto. Ecco a voi il nuovo Eric Maynor, così carico non lo avevamo mai visto, nonostante non sia stata la sua migliore prestazione.

fferson 7,5

Importante a rimbalzo, sulle palle sporche, con le sue braccia arriva a sistemare le luci del palazzetto.
Poi, come da copione, nel terzo quarto inizia a schiacciare a più non posso, nel momento di maggior splendore della OpenjobMetis. Surclassa l’ex Ed Daniel, fischiatissimo, e si dimostra una scelta di mercato azzeccata. Migliora di partita in partita e finisce sotto la curva a raccogliere gli applausi.

Quando Diawara non c’è Okoye balla. E balla anche bene, nonostante sembri sempre un po’ spaesato sul parquet. Dà sempre un buon contributo e si fa rispettare.

Semplicemente eccezionale. È straripante in ogni zona del campo, in ogni momento della partita, davanti ed in difesa. Non lo prendono mai, segna tanto, tantissimo e ci mette il cuore in ogni singola azione. È onnipresente, non perde mai lucidità, e la stoppata finale lo dimostra. Sotto la cura Caja è completamente rinato.

Attento e fondamentale, dall’arco come sotto canestro. Anche se stampa sul ferro una schiacciata facile facile. Troppo spesso è rude e si perde in falli inutili, specie nel quarto periodo. Ma è un uomo di cuore, anche se gioca meno non si tira mai indietro, e si merita ogni applauso che gli viene tributato.

Ha sempre lo sguardo del cannibale, e mette qualche punto in più del solito.
Gli fischiano tutto contro, tanto che sembra quasi rassegnato alla chiamata avversa. Partecipa alla festa e all’adrenalina del terzo quarto con una tripla importantissima. Poi combatte con quattro falli sul groppone, da capitano vero.