Varese, nove vittorie e due sconfitte. Un precampionato… Indimenticabile

Il quadro dei test di tutta la Serie A: i biancorossi non partivano così dall’anno di Vitucci

Il bilancio torna in positivo, pur dovendolo sempre prendere con le pinze: il precampionato della Openjobmetis Varese è stato positivo, vibrante, intenso ma anche e soprattutto confortante.

Dal mese di amichevoli (iniziato il 26 agosto a Chiavenna contro la Sam Massagno), la formazione di Caja esce rinfrancata e sorridente. Con gli elogi, inevitabilmente, ci fermiamo qui, perché da domenica si cambia la pagina del libro e tutto si farà più difficile. I biancorossi hanno vinto nove delle undici partite disputate, perdendone solo due, contro Brescia al Trofeo Lombardia e contro i russi del Saratov a Caorle.

Buone indicazioni, dunque, ma ora il tempo delle amichevoli è concluso e alle porte c’è il campionato: una partenza così lanciata, almeno in termini di amichevoli precampionato, non si vedeva addirittura dalla stagione degli Indimenticabili. Sotto il Sacro Monte, quell’anno, arrivarono undici vittorie su undici per la formazione guidata da Frank Vitucci.

Di anni, da quell’estate, ne sono passati cinque, con altrettanti precampionati che mai erano stati così brillanti: addirittura l’anno scorso il bilancio tra partite vinte e partite perse fu in negativo, un piccolo campanello d’allarme poi confermato da un inizio terribile di campionato e di stagione.

La prima avversaria stagionale dei biancorossi sarà la Reyer Venezia, che è reduce dalla sconfitta in finale di Supercoppa Italiana contro l’Olimpia Milano, ma che in generale ha condotto un buon precampionato. Il fatturato finale, compresa le partite in Supercoppa, parla di sette vittorie al cospetto di tre kappaò. Sono arrivati successi contro Sassari, Bratislava, Treviso (due volte), Cantù, Zadar e Sibenik, mentre le sconfitte sono giunte per mano di Udine, Saratov e appunto Milano. Gli oro-granata di coach De Raffaele, campioni in carica, presenteranno una batteria di ex varesini importante: Andrea De Nicolao, Bruno Cerella e per ultimo Dominique Johnson, chiave di volta della scorsa stagione biancorossa.

Andando a scorrere le altre avversarie di campionato, chi ha fatto molto bene è l’Olimpia Milano di Simone Pianigiani, tornato ad allenare in Italia dopo alterne fortune all’estero. Confermata la vittoria in Supercoppa, battendo prima Sassari e poi Venezia, l’Olimpia si era presentata al primo appuntamento ufficiale con un ottimo bilancio di 5 vittorie ed una sola sconfitta, maturata contro Reggio Emilia. I successi erano invece giunti contro Cremona, Pesaro, Khimki, Galatasaray e Tofas.

Più complesso l’avvicinamento della Dolomiti Energia Trento, che ha fatto registrare più sconfitte che vittorie: si sa, però, che la formazione di Maurizio Buscaglia (che ha rinnovato fino al 2020) è un diesel che ingrana a stagione in corso e che ha bisogno di tempo per assimilare schemi, concetti e filosofia di gioco.

Chi ha sofferto, ancor più di Trento, è la Red October Cantù, tanto sul campo quanto fuori da esso, a causa delle proteste dei giocatori e delle rimostranze della tifoseria organizzata, dagli Eagles a “Tutti insieme Cantù”. Il fatturato dei brianzoli di Bolshakov sul campo è stato pesantemente in negativo, con sei sconfitte e solo due vittorie maturate nel finale, una contro l’Orlandina e l’altra contro Verona. Non sono bastate però a ridare ordine all’interno di un ambiente diviso ed un po’ combattuto, soprattutto a causa della controversa gestione del patron Gerasimenko e dell’addio forzato a Recalcati.

La stessa Orlandina, attesa dai preliminari di Fiba Champions League, non ha brillato perdendo quattro partite e vincendone tre: tra le altre formazioni di Serie A, solo la Virtus Bologna (5/6) e la Vuelle Pesaro (4/5) hanno un saldo negativo tra vittorie e sconfitte.

Molto bene la The Flexx Pistoia di Esposito, praticamente un rullo compressore con un bel 7/1, allo stesso modo di Avellino (7/2) e di Sassari (6/2).

Cammino positivo ma stentato per Torino (5/4), compresa una pesante sconfitta subita proprio contro Varese; bene invece Reggio Emilia, che tra le sei vittorie – a fronte di due perse – si è presa il lusso di battere Milano.

Bilancio con il pollice all’insù anche per Brescia e Brindisi, quest’ultima presa in mano da Sandro Dell’Agnello dopo l’addio di Meo Sacchetti. A completare il roster della Enel è arrivato di recente Matteo Canavesi, ex Varese fino alla stagione scorsa. Valga quel che valga, il precampionato ha emesso i suoi consueti verdetti che lasciano ora il campo alla Serie A. Aggiungiamo, finalmente.