Wells consegna la verifica in bianco. Natali trova fiducia, Pelle fa fatica

Waller si sveglia quando i buoi sono scappati, Ferrero non c’è. Le pagelle di Alberto Coriele

Il tentativo di redenzione a fine partita non basta ad intenerire nessuno. A scuola le verifiche consegnate in bianco equivalevano ad 1, per lui un 4 di incoraggiamento.

Terra arida e senza frutti per trentotto minuti, poi mette undici punti in un amen quando il recinto è aperto ed i buoi sono già scappati da un pezzo. Riesce a sistemare le statistiche ma non a ribaltare la partita.

Il confronto con Dario Hunt è abbastanza impietoso, lo soffre specialmente in fase difensiva e non riesce a garantire in attacco un contributo accettabile. Poi i 12 rimbalzi fanno sempre la loro figura, ma non regalano un’analisi corretta della prestazione. Da sotto sbaglia davvero troppi appoggi.

Stavolta male, le consuete attitudine e grinta non lo salvano perché lo portano ad eccedere con i falli e con le imprecisioni.

Bene ma non benissimo. Gli occhi sono ancora gonfi per la congiuntivite, il suo impatto sulla partita coincide con il miglior momento di Varese, nel finale riesce a riproporre un contributo simile in termini di difesa e di intimidazione sotto canestro. Senza un contributo degno di questo nome da parte di Wells, anche lui fatica ad entrare in ritmo offensivo.

Gioca la sua onesta partita, riesce ad essere prolifico in momenti difficili e soprattutto a mettere la museruola a Michele Vitali nel suo miglior frangente. Passo dopo passo, cresce ed acquisisce fiducia.

Garantisce energia a livello difensivo ma quando Michele Vitali prende fiducia lui lo soffre tremendamente. Non cala comunque, nemmeno nel finale: con un Wells così, deve togliersi un po’ di timidezza perché può avere più minuti a disposizione.

Paga molto l’1/9 da tre, fattore che lo aveva contraddistinto nel derby. Polveri bagnate da tre, non riesce ad essere travolgente in transizione perché Brescia lo tiene sempre a tiro. Mette a referto 13 punti, ma l’apporto è a singhiozzo.

Costruisce una casa e poi la distrugge. Sorprende la semplicità con cui segna alcuni canestri, ma con la stessa facilità commette errori pacchiani. Trovasse un po’ di continuità potrebbe essere più utile a Caja, che infatti lo utilizza con il contagocce.

Buon ingresso in campo, con un paio di giocate da sottolineare. Gioca poco ma risulta ordinato e meno confusionario del solito.