Willy e Marco, non è la solita partita

Varese-Varesina significa due grandi ex, Osuji e Giovio, all’incontro con il proprio passato. Ecco la loro storia

Varese-Varesina non è una partita come le altre. Non lo è per i tifosi rossoblù, per la società e per i giocatori. Non lo è soprattutto per due di loro: Wilfred Osuji e Marco Giovio – 124 presenze e 29 gol in due con la maglia del Varese sulle spalle – che fra pochi giorni dovranno affrontare il loro passato in qualità di cardini della Varesina 2017-2018.

Proviamo quindi a ripercorrere le loro vite biancorosse partendo da Osuji, il cui ricordo si lega a tempi gloriosi e profondamente in contrasto con le grosse difficoltà che il tifo biancorosso ha vissuto recentemente. La storia di Willy al Varese inizia nella stagione 2009/2010, quando viene prelevato dalle giovanili del Milan (dove è cresciuto), per disputare il girone A dell’allora Lega Pro; un campionato culminato con la storica vittoria dei playoff contro la Cremonese (2-0 firmato da un doppio Buzzegoli) e il ritorno in Serie B dopo 25 anni di attesa.

Per Osuji 22 presenze e 1 gol, il primo della sua carriera tra i professionisti, segnato al Foligno davanti al popolo biancorosso. Nell’annata successiva il centrocampista nigeriano colleziona 29 presenze tra campionato e Coppa Italia – non riuscendo però a replicarsi in zona gol –, mettendo la parola fine alla sua prima avventura a Varese dopo la semifinale playoff persa contro il Padova, sua futura squadra. Rientrato al Milan, Willy verrà ceduto in comproprietà ai veneti, dove resterà per due stagioni tra il 2011 e il 2014 con una parentesi al Modena, dove si accaserà da svincolato nell’estate del 2014. Poi il ritorno al Franco Ossola: il 2 febbraio del 2015 firma per la squadra biancorossa, collezionando 11 presenze sempre nella serie cadetta negli ultimi mesi di quella stagione.

Quella di Marco Giovio è invece la storia del figlio che torna a casa. L’attuale 10 della Varesina muove i primi passi nel calcio che conta nelle giovanili biancorosse, passando poi al Palermo nel 2008 prima di una lunga serie di esperienze in giro per l’Italia: Grosseto, Foggia, Piacenza, ancora Grosseto e infine Pro Piacenza. Ma il ritorno a casa? Giovio torna al Franco Ossola nell’anno della rifondazione del Varese, giocando in Eccellenza nella stagione 2015/2016 e contribuendo alla risalita in Serie D della squadra con 17 gol segnati in 28 apparizioni. L’anno scorso è stato invece più complicato, trascorso tra le difficoltà societarie ben note e alcuni problemi fisici che non gli hanno comunque impedito di raggiungere la doppia cifra 11 reti messe a referto.

Ora, per entrambi, la Varesina. Una scelta maturata questa estate con la convinzione di poter ritrovare serenità e continuità in un ambiente – quello rossoblù – dove pressioni e ambizioni si sposano nel modo più idoneo e simile alla loro volontà. Il tutto con la speranze che il buon ricordo lasciato a Varese possa rimanere un domani anche a Venegono Superiore.