Una donna, due segreti… il marito e la cassetta degli attrezzi

Se c’è una cosa che non deve mai mancare in una “casa in ordine” è un cassetta degli attrezzi per affrontare gli immancabili problemi di riparazione domestica.
Un tubo che sgocciola, una porta che cigola o una lampada che non funziona più. Saper fare una riparazione da soli comporta anche un risparmio di denaro, basta chiedere il costo/ora a un idraulico o a un elettricista per convincersi che forse è meglio il fai da te.


E allora, cosa non deve mai mancare in una cassetta degli attrezzi in casa? Ho chiesto a mio marito, e mi ha spiegato che per affrontare piccole manutenzione meglio bisogna avere un’attrezzatura minima a disposizione in modo da non dover sospendere il lavoro ogni volta si renda necessario comperare il cacciavite che manca o la brugola che non c’è. Ecco dunque una lista degli indispensabili, e parole sempre di mio marito«“meglio che siano di qualità perché, negli attrezzi vale più che mai il detto chi più spende, meno spende”.
Martello ( è bene averne di due dimensioni e con l’impugnatura ergonomica)
Cacciaviti ( prenderne due serie complete, a taglio e a croce); metro ( indispensabile per non trovarsi il quadro non centrato. Meglio averlo sia rigido che flessibile)
Matita ( per fare segni sulla parete o su pezzi da tagliare); set di chiavi a brugola; spray sbloccante ( contro i cigolii e i bulloni bloccati dalla ruggine); set di chiavi inglesi ( dalla numero 6 alla numero 32, sia aperte che chiuse); tenaglie ( sia quelle classiche che quelle a tronchesina per spellare i fili elettrici); pinze (meglio di due misure, sia a becchi tondi che piatti e con manici isolati); seghetto ( uno per il legno e uno per il metallo); pinza a scatto ( utilissima per tenere fermo ad esempio un controdado); chiave a rullino (permette di avere nella stessa chiave vari diametri di lavoro); livella (meglio se di dimensioni medie. Insostituibile per mettere le mensole a parete); trapano-avvitatore ( con la percussione disinseribile e il controllo del numero dei giri); nastro ( sia quello isolante da elettricista che quello di carta da carrozziere); teflon (al posto della classica stoppa come guarnizione idraulica); guanti ( quelli monouso in lattice sono pratici e resistenti)