Mafia/ Berlusconi all’attacco: accuse infamanti


Olbia, 29 nov. (Apcom)
– Ormai se ne parla apertamente. Lo fa la stampa, quando evoca un avviso di garanzia in arrivo per il premier Silvio Berlusconi. Lo fa il Cavaliere, quando definisce “accuse infondate e infamanti” le voci di un suo eventuale coinvolgimento nelle indagini per le stragi di mafia del 1992-93. Lo fa la Procura di Firenze, per smentire l’esistenza di indagini sul presidente del Consiglio e su Marcello Dell’Utri. E lo fa infine Fininvest, affidando il contrattacco alle parole di fuoco di Marina Berlusconi.

Il Cavaliere ieri era ad Olbia per un convegno dell’Enac ma prima di presentarsi di fronte alla platea, appena atterrato, ha incontrato alcuni giovani del Pdl, raccontando la sua versione: come fanno certi magistrati solo a pensare ipotesi del genere? Io nel ’92-’93 non ero neanche sceso in campo, dalla nascita di Forza Italia però certe toghe cercano un pretesto per colpirmi, è il suo ragionamento. E’ un fiume in piena Berlusconi quando accusa certi pm, la maggior parte, di essere di sinistra. Proprio per questo, insiste sulla necessità di intervenire, cambiare la giustizia e dividere i pubblici ministeri dai giudici.

Poi dal palco i toni diventano più scherzosi, il premier si
rivolge a Vito Riggio e dice: “Problemi con la mafia? Che
problema c’è, ci sono…”. Apre con questa battuta il suo
intervento il cavaliere, lo chiude sempre pensando alla mafia.
Giura infatti che “strozzerebbe” chi mette in cattiva luce
l’Italia, chi per esempio ha pensato nove serie televisive della
‘Piovra’ oppure scrive libri sulla mafia.

Gli affondi del Cavaliere arrivano nel giorno in cui la Procura di Firenze nega l’iscrizione nel registro degli indagati di Berlusconi e Dell’Utri. Ma giungono soprattutto nelle stesse ore in cui Marina Berlusconi, presidente Fininvest, annuncia una querela a ‘Repubblica’ per un articolo sull’argomento e scandisce parole di fuoco: “Non esistono zone d’ombra”, per quanto riguarda Fininvest, assicura, e quanto è stato ipotizzato “non è degno di un paese civile”. Si tratta, secondo Marina Berlusconi, “di un preciso disegno politico di annientamento”, una “sconcertante azione di killeraggio”.

Tom/Kat

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