Il Crespi è il miglior classico d’Italia. Maroni regala i tablet del referendum

Una delegazione di insegnanti ha ricevuto il riconoscimento della Regione

Il “Crespi” di Busto, il miglior liceo classico d’Italia. Ora premiato anche da Regione Lombardia. Anche con due tablet usati al referendum. «Una lezione per la Provincia di Varese che rischiava di non far svolgere regolari lezioni nelle classi» il sassolino tolto dal consigliere regionale bustocco .

Ieri a Palazzo Pirelli una delegazione di insegnanti e studenti del “Crespi”, guidati dalla preside , ha ricevuto il riconoscimento ufficiale di Regione Lombardia, per aver sbaragliato la concorrenza nella classifica di Eduscopio, il rapporto annuale della Fondazione Agnelli sugli istituti scolastici. Alla mini-cerimonia erano presenti il governatore , accompagnato da Giampiero Reguzzoni e dall’assessore varesina , insieme all’assessore regionale all’istruzione , alla presidente della Fondazione Bracco e ad un team del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano.

Per il “Crespi” alcuni premi speciali: due laboratori virtuali con l’utilizzo delle “voting machine” (ricondizionate) del referendum sull’autonomia, un corso di Tinkering (un approccio all’avanguardia per l’educazione alle materie “Stem”, scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e due esperienze di alternanza scuola-lavoro con Fondazione Bracco e CusMiBio, la Scuola per le Bioscienze dell’Università di Milano, per una settimana da ricercatrice riservata alle studentesse.

«Vi ringrazio per quello che fate. Lo dico anche da varesotto, cittadino di una provincia che è di per sé un’eccellenza – le parole del presidente di Maroni – Assegniamo premi né in denaro né simbolici, che sono l’avvio di esperienze concrete che consentano ai ragazzi di mettersi subito all’opera, seguendo la nostra filosofia di mettere in connessione mondo della scuola e lavoro». Giampiero Reguzzoni non nasconde il suo «orgoglio, da bustocco», di poter premiare lo storico liceo di via Carducci. «Idealmente è un riconoscimento all’eccellenza delle scuole superiori di Busto – afferma il consigliere leghista, ex vicesindaco – Sia da lezione per la Provincia di Varese governata dal Pd, che ha fatto di tutto per mettere a rischio la regolare attività didattica dei ragazzi della sede staccata del “Crespi”. Quando c’è una realtà di valore, in primis per i ragazzi, occorre attuare politiche di segno opposto, ragionando su ulteriori spazi».