Imbrattano i treni di notte a Busto. Smascherati dalle loro foto

Agli agenti che li hanno pizzicati con le bombolette spray in tasca e con i vestiti sporchi di vernice addosso avevano raccontato prima che erano stati in un garage di un amico a verniciare, poi che si erano dati da fare a colorare un muro della ferrovia. Due storie alle quali, tuttavia, gli agenti non hanno creduto, tanto da approfondire gli accertamenti che hanno fatto venire a galla la verità e cioè che i due giovani, un ventenne di Gorla Minore e un 24enne di Rho, in realtà erano due “writers” a caccia di vagoni dei treni da imbrattare nella stazione ferroviaria di Busto Arsizio.

Sarebbero stati incastrati da alcune loro foto appena scattate che ritraevano i convogli appena verniciati. Un’azione che è costata loro una denuncia a piede libero per imbrattamento oltre a una contravvenzione per la violazione del regolamento di polizia ferroviaria.

I fatti si sono svolti nella notte tra lunedì e martedì, intorno all’una e mezza. In quel momento la pattuglia di polizia del commissariato di Busto Arsizio stava perlustrando il territorio durante i servizi di prevenzione e controllo quando si è imbattuta nella coppia di giovani. I due ragazzi hanno attirato l’attenzione degli agenti: erano sporchi di vernice e avevano tra le mani dei sacchetti di plastica. Durante il loro controllo e l’identificazione, sono spuntate le bombolette spray di vernice.

Di fronte ai poliziotti i due non sarebbero stati in grado di spiegare in maniera chiara cosa facessero da quelle parti e il motivo di quelle bombolette. Sono stati traditi da una scheda di memoria che uno dei due aveva nascosto in una tasca. Il dispositivo digitale è stato inserito in una macchinetta fotografica che avevano con loro e sono venute fuori le fotografie appena scattate di un convoglio ferroviario imbrattato. In particolare le foto evidenziavano la fiancata di una carrozza piena di scritte e disegni. “Decorazioni” che costeranno care ai due giovanissimi della zona.

Gli agenti si sono poi fatti accompagnare alle carrozze “incriminate” dove hanno potuto accertare l’utilizzo di vernice fresca appena “sparata”. Un elemento che ha confermato il fatto che i giovani avessero imbrattato proprio quelle carrozze, poi immortalate con la macchina fotografica e poi chissà dove sarebbero state pubblicate quelle foto.