Invasione di ragazzi alle scuole bustocche. Ma alla campanella è sempre caos

Aumenti sostanziali, anche di alunni da fuori città. La sosta selvaggia però...

Rientro sui banchi di scuola, tra gioie e dolori. Nelle aule ci sono sempre più alunni e, a sorpresa, la popolazione degli asili nido è aumentata nonostante la chiusura del Poggi e grazie al successo della nuova sezione primavera alla villa Sioli. Fuori dalle scuole però fioccano le proteste per il caos negli orari di ingresso e uscita dei bambini.

I numeri mostrano come gli istituti cittadini, anche quelli della scuola dell’obbligo, siano sempre più poli di attrazione per un “target” di alunni che va oltre i confini della città. Anche gli asili nido, nonostante la recente chiusura di una delle otto strutture comunali, il “Poggi” di via Ponchielli, registrano numeri in crescita: il tasso di copertura della popolazione della fascia 0-3 anni, 29,1% contro il 24,6% dello scorso anno, torna ad avvicinarsi all’obiettivo di Lisbona (33%) fissato dalla Ue per il 2020.

Merito dell’operazione messa in campo dall’assessore all’educazione , che per compensare la chiusura del Poggi ha aperto una seconda sezione primavera da 20 iscritti alla scuola dell’infanzia Villa Sioli di via XX Settembre. «La sezione primavera piace molto – ammette l’assessore – Sì, direi proprio che l’operazione ha funzionato». Così dai 277 iscritti dello scorso anno, con ben 25 posti scoperti rispetto alla capienza, nelle strutture comunali si è passati a 292 bambini, che coprono al 100% l’offerta.

Nelle scuole dell’infanzia si registra un trend molto particolare: se da un lato il calo demografico fa scendere la popolazione residente nella fascia 3-6 anni (da 2324 a 2171 bambini in due anni), dall’altro i numeri degli iscritti alle “materne” rimane stabile, anzi in lieve crescita (2152 iscritti contro 2123 di due anni fa), con la conseguenza che il tasso di copertura è schizzato in due anni dal 91,5 al 99,1%.

Nelle primarie e nelle secondarie si accentua sempre di più il fenomeno dell’attrazione di alunni da fuori città: in questo ultimo segmento il tasso di copertura è passato negli ultimi due anni dal 112,8 al 116,2%. Palazzo Gilardoni fa notare anche che a Busto «non si sono registrati problemi in merito alle nuove disposizioni relative all’obbligo vaccinale».

L’altra faccia della medaglia dell’attrattività crescente delle scuole bustocche è il caos quotidiano nelle strade negli orari di ingresso e uscita degli alunni. Niente di nuovo: sosta selvaggia e intasamenti alla circolazione, con qualche pullman rimasto bloccato per via delle auto in sosta sul marciapiede. Così già ieri l’assessore alla viabilità – tempestato di segnalazioni di varie situazioni critiche – si è seduto al tavolo con il comandante della Polizia locale per elaborare contromisure che verranno annunciate e messe in atto fin dai prossimi giorni.