La beffa di via Lonate fa arrabbiare Antonelli

Il maxi cantiere doveva prendere il via ieri ma in realtà dovrà slittare di due mesi

– Via Lonate, che beffa: il maxi-cantiere doveva prendere il via ieri, ma in realtà dovrà slittare di due mesi. «Volevo mantenere le promesse fatte al quartiere, ma ci mettono i bastoni tra le ruote» tuona il sindaco , dopo che un’istanza dell’Ance, l’associazione dei costruttori edili, all’Anac di , ha indotto a sospendere i lavori sull’arteria del quartiere di Madonna Regina.

Dopo i dissidi con l’Anci, ecco il contenzioso con l’Ance: per il sindaco Emanuele Antonelli «in questo momento non gira proprio» con queste sigle. Acronimi simili per vicende diversissime, accomunate dal fatto di mandare su tutte le furie il primo cittadino.

I lavori per la riqualificazione di via Lonate, un’operazione da oltre tre milioni di euro che attende di concretizzarsi da ormai almeno dieci anni, ieri non sono partiti. «L’impresa che si è aggiudicata l’appalto era pronta a far partire il cantiere» il rammarico del sindaco Antonelli, che ha ordinato di fermare i motori dopo che nei giorni scorsi nei giorni scorsi Ance Varese e Assimpredil Ance hanno inviato all’Autorità nazionale anticorruzione guidata dal magistrato Raffaele Cantone un’«istanza congiunta di precontenzioso» sulla gara d’appalto per la realizzazione della nuova via Lonate, avviata dalla società Agesp Attività Strumentali. Quest’ultima ha risposto all’istanza definendola «irricevibile», ma nella memoria integrativa depositata ieri, Ance aggiunge che alcuni «criteri dell’offerta qualitativa» sarebbero «parzialmente incongruenti con le specificazioni date nel medesimo disciplinare».

Questioni tecnico-giuridiche, insomma, che però hanno indotto l’amministrazione ad attendere che l’Anac prenda posizione. I tempi previsti? Palazzo Gilardoni fa conto che ci vorranno un paio di mesi, quindi almeno fino a gennaio il cantiere, attesissimo a Madonna Regina, non partirà. «È vero che non si tratta di un ricorso vero e proprio, e quindi non sarebbe vincolante, ma se mi arriva una segnalazione io voglio vederci chiaro prima di procedere con l’intervento» chiarisce Antonelli.

«Sostengono che avevano già fatto delle segnalazioni, ma avevamo dato tutte le risposte, e sostengono che il bando era scritto in cinese, incomprensibile, e che quindi non si poteva presentare nessuno, mentre in realtà si sono presentate ben 12 imprese oltretutto quella che ha vinto la gara appalto è un’azienda loro associata.

È paradossale che in momenti di crisi in cui si fanno sempre meno opere pubbliche sia proprio l’Associazione dei costruttori a mettere i bastoni tra le ruote di un cantiere così rilevante».