La sede storica del municipio di Gorla Maggiore va riportata agli antichi fasti

Il palazzo comunale di piazza Martiri della Libertà accusa l’usura del tempo

– Del municipio e degli uffici costituisce la sede storica. Il palazzo comunale di piazza Martiri della libertà, però, ha finito per accusare l’usura del tempo. Ergo necessita di un imponente lavoro di riqualificazione per poter tornare al prisco splendore.

E per poter riprendere il ruolo di punto di riferimento per i cittadini di Gorla Maggiore ora situato nell’edificio di via Garibaldi. Che, ca va sans dire, il suo dovere lo fa eccome ma appare un po’ sacrificato per le reali esigenze degli uffici comunali. Il sogno meraviglioso della giunta del sindaco Pietro Zappamiglio è quindi chiaro: far tornare gli uffici comunali nella sede storica e oltretutto in posizione più centrale rispetto al paese.

Ma non di sola riqualificazione si tratta perché, nelle intenzioni dell’amministrazione gorlese, l’edificio riveduto e corretto dovrà annoverare anche un altro inquilino di prestigio. Si tratta del museo deputato a ospitare le opere dello scultore Odoardo Tabacchi che creerebbe nella piccola Gorla Maggiore uno spazio artistico di richiamo. Un progetto nel quale vi è anche peraltro il coinvolgimento della fondazione Torre Colombera.

Ma il discorso non si arresta neppure a questo punto. Il municipio ritrovato non è infatti che solo una parte di un complessivo disegno di ripensamento della piazza che l’amministrazione Zappamiglio ha in mente di attuare. Perché nel discorso entra a pieno titolo anche quello spazio del pericolatne edificio dell’ex bar Sport oggetto di demolizione per decisione stessa della giunta. «Quello spazio – ha spiegato di recente proprio il primo cittadino – dovrà diventare nei nostri intendimenti pienamente funzionale alla piazza e luogo di aggregazione per bambini e adulti».

Insomma, un trittico a servizio di un’evoluzione armonica del tessuto sociale e urbanistico gorlese: municipio, museo e spazio ex bar Sport. E così piazza Martiri della libertà non solo non perderà una virgola del ruolo di socialità che da sempre la caratterizza ma riceverà un incremento di vivibilità. Con l’elemento laico rappresentato dai tre spazi citati in grado di armonizzarsi con quello religioso rappresentato dalla chiesa parrocchiale di santa Maria assunta.

A completare il tutto, per vero, andrebbero messi nel conto anche uno spazio civico e alcuni esercizi commerciali. Un polo di socialità a trecentosessanta gradi. Tutto in moto rettilineo?

Non proprio, perché il progetto del museo incontra qualche perplessità espressa dal consigliere della lista “Insieme per Gorla” Gianni Banfi. Che, qualche tempo fa, evidenziò la necessità di rendere il museo non solo fruibile ma anche economicamente fruttifero per il comune. Per esempio seguendo la strada di valutare la riproducibilità delle opere di Tabacchi.