Le borse di studio? Le “paga” il sindaco. Dieci mila euro per gli studenti migliori

Una parte dell’indennità di Pietro Zappamiglio destinata ai ragazzi meritevoli

Otto andranno a studenti della scuola secondaria di primo grado tra terzo e quinto anno, sette a studenti con laurea triennale, quattro a chi invece ha in tasca una laurea magistrale. Gorla Maggiore spinge con decisione sull’aiuto agli studenti mettendo a disposizione borse di studio. La notizia, però, non sarebbe propriamente questa. Diversi comuni, infatti, scelgono di mettere da parte qualche soldo per sostenere l’operato di chi si cimenta in studi che, oltre alla passione, comportano però anche un certo dispendio economico per essere sostenuti.

L’attenzione è invece da porre sul fatto che, tra i soldi che Gorla Maggiore ha deciso di mettere sul piatto, ne figurino alcuni destinati all’indennità di carica del primo cittadino Pietro Zappamiglio. Quest’ultimo, infatti, ha deciso di investire una parte del suo emolumento, ovvero diecimila Euro, proprio per aiutare gli studenti del territorio del suo comune. «Ho deciso di fare questo perché naturalmente sono sensibile alle esigenze degli studenti e capisco che debbano essere aiutati anche sul piano economico a portare avanti i loro studi – dice il primo cittadino – per questo ho deciso di mettere a disposizione questi diecimila Euro che sarebbero parte del mio stipendio e saranno impiegati, adesso dobbiamo ancora stabilirlo, in parte o del tutto per sostenere queste borse di studio a supporto dei nostri studenti».

In buona misura, Zappamiglio si è detto disposto a rinunciare a una parte della sua indennità per venire incontro al “cursus studiorum”di alcuni alunni gorlesi ritenuti particolarmente meritevoli. Una sorta di investimento formativo istituzionale sul futuro dei giovani gorlesi brillanti. Come saranno assegnate tali borse? Intanto le famiglie degli interessati potranno fare pervenire le candidature per l’accesso a questo contributo entro il 3 dicembre all’ufficio protocollo del comune. Tutte le domande confluiranno nella redazione di una graduatoria in base alla quale saranno appunto assegnate le diciannove borse di studio complessivamente rese disponibili.

Gli eventuali beneficiari di tali borse non dovranno già avere altri sostegni economici derivanti da altre fonti esterne e dovranno invece essere in regola con gli studi. Vi è anche un requisito economico che sarà verificato attraverso la certificazione Isee prodotta dagli interessati al contributo. Al di là della trafila burocratica da osservare in sé, mette conto rilevare come un primo cittadino scelga di non avvalersi di una parte stipendiale a lui garantita dalla legge per destinarla a finalità sociali sottraendola di fatto alla soddisfazione delle sue esigenze private. In un’epoca in cui si parla molto di aumento dei costi della politica e da più cittadini emerge la richiesta di ridurli o di destinarli a finalità di carattere sociale, pare un gesto nient’affatto trascurabile.