«L’ho strangolato con una cintura»

Omicidio Silvestri - Interrogato in carcere Emmanuel Djakoure: il killer ha minacciato il suicidio

– «L’ho strangolato con una cintura». Il killer di Silvestri cambia versione. Prima ha detto di aver ucciso a mani nude, poi di aver usato una cintura per strangolare
, 41 anni, assassinato nella sua abitazione di via Vittoria a Jerago con Orago nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 agosto. Emmanuel Djakoure, ivoriano di 21 anni, fermato cinque giorni dopo l’omicidio di Silvestri e reo confesso, ha risposto per poco più di un’ora alle domande del gip di Busto Arsizio
e del pubblico ministero
che ha coordinato le indagini. Poi ha avuto un crollo nervoso abbandonandosi a un pianto tale da rendere necessaria la sospensione dell’interrogatorio di convalida del fermo avvenuto in carcere nella mattinata di ieri: «Mi ammazzo, mi ammazzo» ha minacciato il giovane.

Djakoure è stato poi riaccompagnato in carcere e trattenuto in infermeria dove gli sono stati somministrati dei calmanti per sedare la violenta crisi nervosa che lo ha colto nel mezzo dell’interrogatorio. In quell’ora durante la quale il ventunenne è riuscito a rimanere lucido, assistito dall’avvocato
, il killer ha risposto alle domande degli inquirenti. Da chiarire, in particolare, la dinamica dell’omicidio. O meglio il modo in cui il ventunenne ha ucciso Silvestri.

Subito dopo il fermo, l’ivoriano è stato bloccato nella notte tra martedì e mercoledì a Lonate Pozzolo in possesso della refurtiva sottratta dall’abitazione di Silvestri dopo l’omicidio, il giovane assassino aveva confessato ogni cosa. Raccontando di essere stato adescato da Silvestri con la proposta di un rapporto sessuale nei pressi della stazione ferroviaria di Gallarate, e di aver finto di accettare l’offerta da parte di quell’uomo conosciuto in quel momento per poterlo derubare. Ogni sua dichiarazione ha trovato riscontro negli accertamenti degli inquirenti,

c’è anche un’impronta digitale che lo colloca sulla scena del delitto, tranne una. Djakoure, in prima battuta, aveva infatti detto di aver strangolato Silvestri con le proprie mani. Ma questo dettaglio è stato smentito dai referti dell’autopsia: Silvestri è morto soffocato, ma perché strangolato con una fascia di stoffa. Ieri il ventunenne ha cambiato versione spiegando di aver ucciso la vittima strangolandola con una cintura. Resta ancora da capire il perché di tanta violenza. Il ventunenne davanti a gip e pm ha prima detto di essersi difeso dall’aggressione di Silvestri diventato «sessualmente aggressivo». Quindi, nella medesima sede, ha ritrattato dichiarando di non aver ricevuto alcuna aggressione da Silvestri. Anche perché basta comparare la stazza fisica del killer con quella della vittima per sincerarsi di come il primo avrebbe potuto tranquillamente sopraffare il secondo, minuto e con disabilità anche motorie, con estrema facilità. Djakoure ha anche ammesso di aver colpito al volto Silvestri con dei calci. Già questo sarebbe bastato a ridurre la vittima all’impotenza. Il perché il giovane abbia poi strangolato Silvestri ieri il killer non l’ha chiarito abbandonandosi a una violenta crisi nervosa. Il gip questa mattina dovrebbe sciogliere la riserva sulla convalida del fermo. Il killer verrà probabilmente riascoltato in seguito per chiarire i punti rimasti in sospeso.