Rsa di via Tasso ritorna il sereno. Con i sindacati: «passi avanti»

La mediazione dell’amministrazione ha funzionato: «Una soluzione nell’interesse dei cittadini»

Rsa di via Tasso, torna il sereno: accordo tra il nuovo gestore e i sindacati, con la mediazione dell’amministrazione. «Fatti buoni passi in avanti» sottolinea Alberto Varallo, sindacalista della Fisascat-Cisl, che con di Fp-Cgil aveva guidato il recente presidio.

Dopo oltre quattro ore di confronto, la mediazione dell’assessore all’inclusione sociale ha avuto successo, e le parti – rappresentanti sindacali Cisl e Cgil e associazione temporanea di imprese (capofila, Cooperativa Dolce) che la gestirà la struttura per i prossimi 22 anni – hanno siglato un primo accordo. «Una soluzione nell’interesse dei cittadini, degli ospiti, della struttura, dei concessionari e dei dipendenti» la definisce l’assessore Arabini, che martedì aveva effettuato una “visita a sorpresa” in via Tasso.

«Ho trovato – racconta la delegata ai servizi sociali – un ottimo livello qualitativo di pulizia e, confrontandomi con parenti, ospiti e dipendenti, devo dire che non c’era malcontento, pur considerando un cambio di gestione di fatto intervenuto solo da 15 giorni. È vero che ai dipendenti, tutti confermati, sono state ridotte le ore di lavoro, ma con una retribuzione non modificata, segno di serietà e solidità dell’azienda». L’impegno del Comune, come garante del patto tra gestore e dipendenti, è stato decisivo, a detta degli stessi sindacalisti. «Grazie all’intervento come arbitro dell’assessore, sono stati fatti dei buoni passi in avanti – spiega (Fisascat-Cisl) – abbiamo consolidato quella parte di retribuzione che era stata resa assorbibile dal passaggio unilaterale all’interno delle società, salvando gli istituti maturati dai dipendenti, mentre per quanto riguarda la decurtazione di orario è stato sottoscritto un accordo di banca ore che prevede la garanzia delle retribuzioni per 18 mesi con verifiche periodiche, con l’obiettivo di riportare la decurtazione a zero per poi ripartire a pieno regime nel momento in cui sarà sviluppato il progetto nell’arco dei 18 mesi. E infine il Comune ha chiesto di risolvere al più presto i disagi creati agli ospiti in questa fase di startup e riorganizzazione, anche investendo in ore di assistenza».