Sospetto di una moschea abusiva. Il Comune “blinda” via Gorizia

Le segnalazioni dei residenti e l’altolà di Palazzo: «Non c’è autorizzazione»

Ramadan in via Gorizia? L’assessore all’urbanistica invoca «l’intensificazione dei controlli» della polizia locale per evitare che possano svolgersi “preghiere abusive” nel seminterrato dell’associazione La Fiaccola Luminosa nel quartiere Santi Apostoli.

«Quello stabile non può essere adibito a luogo di culto» ribadisce l’assessore leghista, che nel pieno del periodo del Ramadan intende vederci chiaro sull’utilizzo del seminterrato di via Gorizia, all’angolo con via Palermo, che da tempo i cittadini del quartiere Santi Apostoli segnalano come possibile “moschea abusiva” per il via vai di frequentatori di origine nordafricana.

Formalmente luogo di ritrovo regolarmente concesso in affitto da un privato ad un’associazione culturale islamica, nelle scorse settimane era stato oggetto di una serie di verifiche di tipo urbanistico da parte del Comune. «Le prescrizioni che gli uffici avevano fatto pervenire all’associazione nell’ordinanza emessa nel marzo di quest’anno non sono mai state ottemperate, in base alle ulteriori verifiche fatte in questi giorni» fa sapere l’assessore Isabella Tovaglieri, che ha deciso di intervenire «per dare continuità alle segnalazioni fatte più volte dagli abitanti del quartiere».

A giorni questo mancato rispetto dell’ordinanza comporterà un’ingiunzione per l’esecuzione delle opere che erano state chieste a La Fiaccola Luminosa, e per quel che compete l’ufficio tecnico comunale altri interventi non sono previsti. Così la “palla” viene passata alla polizia locale, per tenere sotto attento monitoraggio quel che succede nel centro islamico nel mese del digiuno della religione islamica, che quest’anno va dalla sera di venerdì 26 maggio alla sera di sabato 24 giugno (curiosamente, la Festa Patronale di San Giovanni).

«Ho chiesto che nei giorni del Ramadan vengano effettuati da parte degli agenti della polizia locale dei sopralluoghi e dei controlli più assidui per evitare assembramenti e problemi di sicurezza e di incolumità pubblica – annuncia l’assessore in quota Lega Nord – Cerchiamo di tenere monitorata la situazione per quanto possibile».

D’altra parte, dal punto di vista urbanistico il seminterrato di via Gorizia non può in alcun modo essere adibito a luogo di culto, ma può essere utilizzato dall’associazione solamente come luogo di aggregazione, a determinate condizioni. Finora i sopralluoghi effettuati in quello che è uno stanzone con il pavimento ricoperto da tappeti all’interno di un ex laboratorio, non hanno sortito alcunché, anche perché la comunità islamica non sarebbe mai stata sorpresa in momenti di preghiera. Fino ad oggi infatti la questione di via Gorizia non ha prodotto le polemiche e le tensioni che si sono vissute per anni a Gallarate nei luoghi di preghiera della comunità islamica.