Con quegli abbracci facciamo il gioco di chi ci vuole male

Ho letto il vostro articolo nel quale avete stimolato alcuni ragazzi dopo gli attentati di Bruxelles. L’ho trovato interessante, anche se continuo a pensare che con gli abbracci e i gessetti colorati si faccia solo il gioco dei terroristi, che approfittano delle nostre debolezze per farci del male. Questi diciottenni fanno bene, nella loro ingenuità, a pensarla così: ma le guerre si combattono con la spada.