Guido Morselli profetizzava l’Europa unita sessant’anni fa

Il premio dello scrittore varesino al via domenica con un convegno Raffo: «Fu anche raffinato poeta»

– «Guido Morselli era un europeista convinto, le opere e ciò che scrisse nei diari sono lì a testimoniarlo. Sulla sua Lancia Ardea aveva sistemato l’adesivo con la scritta “EU”, sosteneva l’unione dell’Europa negli anni ’50, quando la Cee era ancora di là da venire».
Linda Terziroli, tra i maggiori esperti dell’opera morselliana e scopritrice delle lettere inedite, racconta la forte volontà di comunicare di Guido, nonostante l’apparente isolamento e il carattere forastico, il suo essere profetico per molteplici aspetti –

non ultimo le dimissioni di papa Ratzinger di cui c’è un’eco lontana in “Roma senza papa” – e la sua teoria contro storicistica, con la necessità di rimescolare la storia in una “prospettiva del possibile”.
Spunti per la settima edizione del Premio Morselli, che quest’anno reca il titolo “Guido Morselli e l’Europa tra contro-storia e letteratura”, e partirà con un convegno aperto domenica 25 gennaio, alle ore 16,30, a villa Recalcati.
Introdurrà i lavori Silvio Raffo, in conferenza stampa con una fantastica cravatta “klimtiana” e guanti in parure, presentando la storia del Premio e tratteggiando un “viaggio linguistico” negli scritti di Morselli: «mi è sembrato giusto ricordare i vincitori del nostro concorso letterario, tra cui Benedicta Froelich che sarà presente domenica. Chi ha un romanzo nel cassetto ce lo mandi, finora abbiamo premiato buoni scrittori».

Dopo il suo intervento, la parola passerà alla più importante studiosa dell’opera di Morselli, Valentina Fortichiari, con un intervento sugli epistolari dello scrittore, quindi alla giovane Alyssa Cadario, autrice di un’interessante tesi di laurea sui luoghi morselliani, a partire dalla casa liberty di via Limido a Varese e dalla Casina Rosa di Santa Trinita, a Gavirate, buen retiro vista lago dove Guido passeggiava a cavallo.
«Nel mio lavoro ho sottolineato il legame tra il luogo e i romanzi di Morselli, e quanto l’ambiente esterno li abbia ispirati. Una rappresentazione, insomma, di quel “paesaggio dell’anima” comune a ogni intellettuale», ha spiegato Alyssa.
Il convegno ospiterà quindi il giornalista Antonio Armano, autore di un interessante volume, “Maledizioni”, in cui esamina alcuni libri censurati e protagonisti in passato di inquietanti casi giudiziari, che parlerà della cattiva editoria, di “rifiuti editoriali” eccellenti e della difficoltà, per i bravi scrittori, di pubblicare in Italia.
In collaborazione con il Fai e il liceo classico “Cairoli” di Varese, invece, le giornate del 21 e 22 marzo, quando gli allievi della scuola saliranno alla Casina Rosa recitando poesie di Morselli e altri verseggiatori. «Pochi sanno che l’autore di “Realismo e fantasia” ha scritto anche liriche di un delicato tenore crepuscolare, e poi il 21 marzo è la Giornata mondiale della poesia e questo sarà il modo migliore per festeggiarla», ha chiosato Raffo.
Finale il 31 maggio alle 16,30, sempre a Gavirate, con la proclamazione del vincitore del Premio Morselli.