«Amsc “dismessa” da Guenzani. Ora è a rischio»

Il vicesindaco di Gallarate Carù parla della seria situazione della partecipata. E dice “no” all’urbanistica

– Amsc sempre più in bilico: «Perdite di svariati milioni di euro, non possiamo escludere la chiusura dopo le scelte dell’amministrazione Guenzani» ammette il vicesindaco forzista, e delegato alle società partecipate,. Che assicura: «Lavoriamo per salvaguardare l’azienda e i dipendenti. Io all’urbanistica? Assolutamente no».

Alla vigilia dell’assemblea per approvare il consuntivo 2016 di Amsc (il 29 giugno), Carù conferma «perplessità e dubbi sollevati dal consigliere Lorusso sulla situazione di Amsc Spa».


Dopo un anno di amministrazione, dobbiamo prendere atto della fotografia reale delle condizioni, non solo economiche, ereditate. Nonostante l’impegno dell’attuale Cda, che si è dedicato sin da subito alle molteplici problematiche, tra cui le non definitive cessioni di alcuni rami aziendali ancora in corso, oggi si continua ad operare quotidianamente in situazione di emergenza.


L’azienda è stata lasciata senza alcuna struttura organizzativa ed operativa e con un personale ridotto all’osso, priva di qualsiasi figura apicale e con un settore amministrativo in davvero seria difficoltà.


È frutto delle scelte operate dagli amministratori del quinquennio Guenzani che, fino all’ultimo hanno rimarcato ed assunto la paternità di una volontà dismissoria di Amsc, con il fine ultimo politico di voler cancellare una storia a loro scomoda, con conseguenze dannose per la sopravvivenza dell’azienda stessa. Nell’assurda ipotesi che ci fossero delle ragioni, non è stata posta in essere nessuna strategia di risanamento, ma solo veloci e spicciole operazioni di cassa, come la vendita di Commerciale Gas. Dopo l’ammanco di oltre un milione, grida sempre più vendetta. E le diverse cessioni di rami aziendali, vedi il servizio di Igiene Ambientale, hanno portato ad una perdita del patrimonio della nostra città con una drastica riduzione del valore della produzione e dei servizi.


No. Le perdite milionarie preannunciate dal Presidente Campari, oltre che il frutto del consolidamento della volontà dell’ex sindaco, sono un dato che porta a dire che si dovranno valutare e aprire nuovi scenari tenendo conto delle disponibilità finanziarie nel breve e nel medio periodo.


Noi ci stiamo adoperando, per la salvaguardia dell’azienda e dei suoi dipendenti che abbiamo a cuore, ma con tutta franchezza bisognerà monitorare costantemente tutte le opzioni possibili. Non ultima, seppur da scongiurare, la chiusura. Perché in queste condizioni non si può andare avanti e l’evidente responsabilità si riflette tutta sulla manovra dell’amministrazione Guenzani.

Va ricordato che non si tratta di utili derivanti dalla produzione dei servizi ma entrate legate a quei dividendi, chiesti da Guenzani, ancora dovuti da Amsc all’amministrazione comunale in seguito alla cessione di Commerciale Gas (per la quale il Comune è ancora in credito di oltre 3 milioni, ndr). Gli 870mila euro a preventivo 2017 sono la metà di quelli previsti dall’amministrazione Guenzani già nel 2016, che noi abbiamo spalmato in due anni.

Non è una alternativa percorribile per quanto mi riguarda.