Bivacchi in via Pacinotti. E’ pronto il filo spinato

Sopralluogo alle ex officine ferroviarie occupate da sbandati: «Miglioreremo la recinzione per impedire i continui accessi»

– Sopralluogo in via Pacinotti, ieri mattina, all’interno delle ex officine ferroviarie abbandonate e occupate da un gruppo di clochard. «La prima cosa da fare», ha dichiarato il sindaco Eal termine dell’incontro, «è migliorare la recinzione».Ad annunciare l’appuntamento che ha visto presenti il prefetto di Varese e l’ingegner , responsabile per l’organizzazione territoriale di Reti ferroviarie Italiane, era stato lo stesso primo cittadino lunedì sera in consiglio comunale.

Lo scopo dell’incontro di ieri era quello di fare il punto sulla situazione di quest’area, quindi di verificare sul campo la situazione. «Innanzitutto», spiega il sindaco Guenzani, «ho fatto presente ai responsabili delle ferrovie quali siano le previsioni di medio e lungo periodo che il piano di governo del territorio traccia per quella zona». In particolare è stata ribadita «la posizione strategica» ed ha ricordato la volontà dell’amministrazione di favorire interventi edilizi «in aree già

edificate e da riqualificare».Rfi ha risposto spiegando che ha messo in programma innanzitutto un intervento di rimozione delle coperture in eternit all’interno delle vecchie officine. Ma anche di aver allestito un maggiore controllo sul perimetro esterno per evitare accessi indesiderati. Inoltre, a breve sarà impedito l’accesso agli immobili, utilizzando del calcestruzzo. L’auspicio è che questa soluzione possa essere definitiva, dato che dopo il primo sgombero di un paio d’anni fa i clochard sono rientrati. Inoltre, ha già preso il via un’operazione di eliminazione dei rifiuti che si erano accumulati all’interno.

«Il sopralluogo che è seguito all’incontro», prosegue il primo cittadino, «ha dimostrato che il perimetro è ben protetto in alcuni punti, mentre risulta vulnerabile in altri, tanto che ci siamo imbattuti in due abusivi che attraversavano senza problemi il confine della proprietà». Per questo, insiste, «bisogna migliorare le recinzioni». E il prefetto Zanzi, si legge in una nota diffusa da Palazzo Borghi, «ha dichiarato la propria disponibilità a valutare alcune soluzioni per rendere più difficile l’accesso». Quali siano non è specificato, ma lo stesso Guenzani lunedì in consiglio aveva parlato di filo spinato. In attesa di soluzioni alle recinzioni, conclude il primo cittadino, «ci siamo lasciati con l’impegno a monitorare l’avanzamento dei lavori e a tenere riunioni di aggiornamento regolari, con cadenza mensile».