Cassano, modello della differenziata. Recuperato l’82% dei rifiuti nel 2016

La gioia del sindaco Poliseno: «Cittadinanza informata e capace»

La città modello nella raccolta differenziata consolida il suo primato: nel 2016 i rifiuti recuperati sono arrivati a quota 82,13%, con un aumento di 1,6 punti rispetto al 2015 e di ben 7 in rapporto ai cinque anni precedenti.

Si tratta di un motivo di particolare soddisfazione per il sindaco , dal 2012 a capo di un Comune che, per la sua capacità di riciclare, è da sempre senza rivali nel Varesotto e ai primissimi posti in Italia: «Questi risultati sono il merito della grande attenzione che abbiamo dedicato al miglioramento qualitativo e quantitativo del servizio di igiene urbana, gestito da una società snella ed efficiente come la Sieco», azienda intercomunale a guida cassanese.

L’incremento in percentuale della raccolta differenziata è ancor più significativo se si considera non soltanto che sono ben pochi i centri popolosi come Cassano in grado di recuperare oltre l’80% dei rifiuti, ma anche il fatto che, proprio nel corso del 2016, la produzione generale di spazzatura è tornata a salire, in controtendenza rispetto al calo registrato negli anni precedenti. Ciò vuol dire che, sottolinea Poliseno, «la cittadinanza è sempre più informata e capace di differenziare gli scarti in modo sempre più

accurato». Il merito, a giudizio del primo cittadino, è anche delle scuole elementari cassanesi, che lo scorso anno scolastico «hanno svolto, in modo del tutto autonomo, un’attività di educazione alla raccolta differenziata, partendo dall’importanza del rispetto dell’ambiente». Un lavoro che avrebbe dato i suoi frutti nei mesi successivi, contribuendo a sensibilizzare ulteriormente le famiglie: tant’è vero che, come osserva ancora il sindaco, la percentuale di spazzatura recuperata è cresciuta soprattutto nel secondo semestre dell’anno.

Nel 2016 sono state così riciclate 577 tonnellate di immondizia in più: a fare la parte del leone è stata in particolare la frazione umida, con un aumento di 277 tonnellate.

I dati del 2016 sono inoltre la smentita del luogo comune secondo cui, conclude Poliseno, «una volta raggiunti certi livelli, la raccolta differenziata non sarebbe più conveniente sul piano economico: la nostra città dimostra che questo non è vero, se l’incremento dei rifiuti recuperati va di passo con una gestione del servizio sempre più efficiente».