Dopo la frana, la luce. Ma servono tre milioni

La buona notizia è che il progetto è pronto. Ora palla alla Regione

Frana del Belvedere, c’è il progetto definitivo esecutivo condiviso da tutti i soggetti interessati al ripristino di quel versante di collina crollato cinque anni fa.

Entro ottobre 2017, informa il sindaco di Somma Lombardo , il progetto sarà pronto e presentato formalmente alla Regione per poi inserirlo nel portale del ministero alle Infrastrutture con la speranza di un finanziamento.

Tre milioni di euro la cifra da mettere sul tavolo. Questo è infatti il costo previsto per i lavori che saranno suddivisi in tre lotti: prima la realizzazione di un muro di contenimento in sassi a vista sotto la cascina rimasta in piedi e la formazione di un sentiero che colleghi il Belvedere ai boschi fino alla diga del Panperduto; in seconda battuta la ripiantumazione a gradoni dell’altro versante, quello dove è crollata, invece, la casa della famiglia Rovelli; infine, per il terzo lotto, la sistemazione dell’alveo del Ticino invaso dalla terra precipitata a valle che ha cambiato la fisionomia della riva del fiume in quel punto, sotto al Belvedere.

Lì, spiega il sindaco Bellaria, «è stata prevista una zona di fitodepurazione che interverrà ulteriormente sulle acque già depurate a monte che sfociano nel fiume e, vicino a dove sbuca il torrente Strona, sarà creata un’area di sosta per una trentina circa di posti auto».

L’amministrazione comunale di Somma incrocia le dita. Il famoso e ormai lontano finanziamento da 2 milioni e 400 mila euro predisposto dalla Regione non esiste più, dirottato altrove, a favore di interventi di altri enti locali già sorretti da progetti definitivi. Somma Lombardo ha perso quel treno. E ora?

«Noi ci speriamo, vogliamo provare a sanare questa ferita aperta sul territorio trasformandola in opportunità», dice il primo cittadino. Il luogo è inserito in un prezioso contesto ambientale, ai piedi della collina passa il sentiero Europa 1, a pochi passi ci sono l’ostello del Panperduto e la spiaggia della Canottieri. Ma è soprattutto «la messa in sicurezza definitiva dell’area», rimarca il sindaco Bellaria, ad interessare gli amministratori locali.

L’impegno del ministero contro i dissesti idrogeologici fa ben sperare la giunta sommese di centrosinistra che punta anche sulla regione Lombardia quale alleato possibile.

«La Regione si è detta disponibile solo dopo la presentazione di un progetto definitivo, ed eccoci qua. Entro ottobre il progetto sarà presentato (123 mila euro il costo della progettazione sostenuto dal Comune di Somma), ma possiamo già affermare la condivisione di tutti i soggetti coinvolti nella partita: il Parco del Ticino, Aipo, il Consorzio Est Ticino Villoresi e la Regione», ricorda il sindaco di Somma Lombardo.

Da annotare, non solo come curiosità, i tre punti panoramici previsti dal progetto, lungo la scarpata che dal Belvedere porta a Ticino. L’ex sindaco Guido Colombo ne aveva già in mente uno, a monte, in fondo a via Villoresi; il suo successore rilancia e, cammin facendo, è arrivato a quota tre.