“Gallarate 9.9” ha deciso: il candidato è Longobardi

L’annuncio ufficiale ieri sera durante la presentazione della lista. «Vogliamo una città intelligente. Il nostro spirito sarà costruttivo»

– Sarà il candidato sindaco della lista “La nostra Gallarate 9.9”. L’annuncio ufficiale è arrivato ieri sera durante la prima serata di presentazione del programma della civica.
Notizia che in realtà non arriva inaspettata: l’ex presidente del Naga è infatti l’animatore del movimento che ha iniziato la sua attività raccogliendo oltre un migliaio di firme di cittadini pronti a sostenerne l’impegno.
«C’è stata una votazione interna ed è uscito il mio nome», spiega il diretto interessato, «anche se dal mio punto di vista c’erano almeno altre quattro persone che potevano portare avanti questo progetto civico». I 9.9, però, hanno scelto lui per contendere ad, e agli altri candidati che si presenteranno da qui a fine maggio, la prima poltrona di Palazzo Borghi.

Accanto a lui, sul palco dell’Haus Garden di via Ercole Ferrario, sono saliti per presentare il programma l’architetto , che si è occupato di lavori pubblici, per parlare di sicurezza, che si è occupatoLuigi Rutigliani impegnato sui fronti della cultura e della pubblica istruzione.
Una prima indicazione rispetto alla composizione di una giunta targata 9.9? «Tutti i personaggi che hanno parlato faranno parte del progetto», si limita a dire Longobardi. L’obiettivo dichiarato è quello di vincere, ma c’è la consapevolezza che La nostra Gallarate potrebbe rimanere esclusa da un eventuale ballottaggio.

A quel punto, che succederebbe? «Lo stile 9.9 può stare bene da una parte come dall’altra, crediamo che il nostro sia uno spirito costruttivo che vada bene in ogni situazione». Lo stesso Longobardi non nasconde di essere stato corteggiato politicamente sia da ambienti forzisti che democratici.
Almeno al primo turno, però, i 9.9 faranno da sé, puntando tutto sulle loro idee. Così come quella di fare di Gallarate una smart city, una «città intelligente» come preferiscono dire Longobardi e soci.

Ad esempio investendo sull’illuminazione pubblico in modo da ottenere un forte risparmio sui costi.
«In caso di sconfitta», aggiunge il candidato sindaco, «le nostre idee saranno a disposizione di chiunque vincerà». Ancora, ma in caso di ballottaggio con chi si schiererà “La nostra Gallarate”? «Valuteremo innanzitutto sulla parte dei programmi.
E su quelle che per noi sono due parole chiave, ovvero rispetto ed onestà. Certo», conclude, «chi governa oggi ci appare più organizzato rispetto alla concorrenza».