Il centrodestra riparte dal via. Andrea Cassani è il candidato

Accordo trovato sul nome dell’aspirante sindaco. Sfiderà Edoardo Guenzani

– È il candidato del centrodestra. O almeno, di quasi tutto: Fratelli d’Italia-An si è presa qualche giorno per decidere, mentre Ncd si è chiamato fuori. Almeno al primo turno.
Niente primarie, insomma, per individuare il nome dello sfidante del sindaco uscente. Questa la decisione emersa al termine di una riunione iniziata nel tardo pomeriggio di ieri e conclusasi poco dopo le 21, presenti i segretari provinciali e quelli cittadini dei partiti.
Con i primi “costretti” ad un passo indietro rispetto alla decisione assunta poco più di 48 ore prima a Milano, quella cioè di indire le primarie per scegliere i candidati di Busto Arsizio e Gallarate. Ma se nel primo caso si voterà il 3 aprile, nella città dei Due Galli non sarà così.

Il candidato scelto dalle segreterie cittadine, che da mesi lavoravano su questa prospettiva, con l’avvallo dei provinciali è il leghista Andrea Cassani. È passata, insomma, la linea del segretario cittadino del Carroccio , che subito dopo che si era parlato di primarie aveva scritto a chiedendo l’autorizzazione ad una corsa solitaria.
«Il tavolo del centrodestra unito ha individuato nella persona di Cassani il candidato sindaco per Gallarate, sostenuto da Lega Nord, Forza Italia, Libertà per Gallarate e Lega civica»,

cui bisogna aggiungere altre due civiche, ovvero Gallarate Onesta e Gente di Gallarate. Così un comunicato diffuso nella tarda serata di ieri.Nota che precisa come «Fratelli d’Italia valuterà nel breve periodo l’eventuale adesione a sostegno della candidatura di Cassani». Gli ex An, infatti, da qualche giorno avevano scelto di puntare le loro carte su . Mentre Ncd ha scelto «un percorso politico nuovo, pur valutando modalità diverse di adesione al centrodestra».
Tradotto dal politichese: il Nuovo centrodestra confluirà in una lista civica che dovrebbe candidare a sindaco l’ex leghista . E potrebbe decidere di tornare “all’ovile” al secondo turno, se ci sarà. Facendo ovviamente pesare i suoi consensi in termini di richieste di assessorati ed altri incarichi nell’eventuale giunta.

Con la decisione di ieri sera si chiude insomma quella che ormai era diventata una telenovela, la cui trama ha vissuto negli ultimi giorni una serie di colpi di scena: martedì la decisione delle primarie, mercoledì la marcia indietro delle segreterie provinciali di Lega e Forza Italia, ieri l’accordo sul nome di Cassani.
Il cui nome si aggiunge a quelli di Guenzani e di(“La nostra Gallarate 9.9”) nella corsa a Palazzo Borghi. Saranno le urne a dire se queste continue giravolte del centrodestra peseranno sulle decisioni degli elettori.