«Il nostro centro? Saranno i rioni»

L’intervista - Il candidato sindaco a Gallarate Andrea Cassani (centrodestra): «Potessi fare una magia aiuterei i disoccupati»

– È il più giovane dei sette candidati: Andrea Cassani guida la coalizione di centrodestra.

Lo dicevano. Poi quando hanno capito che io ho rinunciato a quel posto, sia in caso di vittoria che di sconfitta, hanno realizzato che era controproducente perché andava a mio vantaggio. Ho fatto la scelta coraggiosa di rinunciare alla mia carriera per Gallarate. Ho una moglie e due figli: non è stata una decisione facile, ma la mia passione per la politica mi ha spinto a candidarmi. E poi io lavoro “in politica” e non “con la politica”. Non svolgo un’attività professionale palesemente in conflitto di interessi o comunque sconveniente e che potrebbe dar adito a sospetti.

L’unica buona credo che sia la rotonda in via Venegoni, la peggiore è stata la vendita di Commerciale Gas, ceduta al costo degli utili che avrebbe generato in 6 anni. Una scelta miope, tant’è che Busto Arsizio si lecca ancora i baffi per l’affare. Un bravo manager rende più efficiente e produttiva un’azienda, non la vende! Ci siamo privati di una realtà che garantiva ai gallaratesi quasi due milioni di euro all’anno. Tutta la loro politica è stata mirata a vendere se non addirittura a svendere.

Sono tematiche collegate, però se avessi la bacchetta magica risolverei innanzitutto il problema della disoccupazione. Come centrodestra abbiamo a cuore soprattutto il futuro degli italiani. Per questo ridurremo il carico fiscale sui cittadini e gli operatori economici, coinvolgendoli negli appalti pubblici. Promuoveremo la costituzione di cooperative sociali finalizzate al sostegno dei gallaratesi in difficoltà. Troppo spesso i lavori vengono assegnati a realtà con precisi colori politici. Inoltre convertiremo un immobile comunale in uno spazio di coworking per giovani imprenditori per sostenere nuove attività coinvolgendo le associazioni e cercando il sostegno di investitori privati.

Via Carlo Noè, dove dovremo ridurre gli attraversamenti pedonali e renderli più sicuri.

La giunta di centrosinistra ha fatto interventi solo a Cedrate, che casualmente è il rione del sindaco. Noi invece stiamo girando tutti i quartieri e i problemi sono tanti. Sciarè è un dormitorio, un parcheggio per i pendolari. Se poi vogliono far passare una ciclabile in via Ferruccio, togliendo i parcheggi e il doppio senso, anche le poche attività rimaste verrebbero danneggiate. Arnate al contrario di Sciarè ha una bella piazza ma non è vissuta. Madonna in Campagna e i Ronchi hanno un grosso problema di desertificazione commerciale. Vi sono poi rioni con problemi di ghetti di stranieri come Cascinetta e Madonna in Campagna. Moriggia deve svilupparsi intorno al progetto di riqualificazione della piscina. A Crenna e a Caiello i negozi sono sempre meno e questo li rende pressoché deserti. Ridaremo vita ai quartieri creando consulte rionali affinché le istanze territoriali vengano portate in consiglio comunale.

Non vorrei soldi ma la proprietà del Casermone per scongiurare l’arrivo dei profughi. Penso che per la sicurezza, più che i fondi, serva la volontà politica di far rispettare le regole.

La famiglia è formata da un uomo e una donna. Il fatto che un governo illegittimo, con una maggioranza discutibile, abbia approvato una legge sulle unioni civili non mi obbligherà a cambiare idea. Non ho nulla contro le coppie omosessuali, però non condivido le unioni civili.