«Le istituzioni ci impediscono di aiutare i bimbi disabili»

Gallarate - L’assessore Liccati: «Sblocchino i soldi». E il nostro Cassioli incalza: «Non sapete cosa si prova»

– Fondi per l’assistenza ai minori con disabilità sensoriale, l’assessore ai Servizi sociali Franco Liccati batte cassa con provincia e regione: «I soldi ci sono, ma non arrivano». La questione riguarda i fondi pubblici destinati all’assistenza ai disabili sensoriali di età compresa tra i tre ed i 16 anni. Denaro che deve arrivare nelle casse comunali da Villa Recalcati e da Palazzo Lombardia, ma che invece non è ancora giunto a destinazione. «È paradossale, soprattutto se si pensa al fatto che i soldi ci sono»,

afferma l’esponente dell’esecutivo di centrodestra. Ancora, però, il bonifico non è arrivato. «E siamo in ritardo», prosegue l’assessore, «perché l’assistenza sarebbe dovuta partire a settembre». Attivo ormai da diversi anni, è solo nel 2015 che l’erogazione dei fondi destinati a questo progetto ha iniziato a subire rallentamenti. Un ritardo che si sta ripetendo anche quest’anno. Le risorse sono stanziate dalla regione e vengono poi erogate dalla provincia che deve valutare le proposte che i comuni definiscono per ciascun potenziale beneficiario. E che vengono usate per finanziare dieci ore di assistenza supplementare in orario extrascolastico, spesso erogate direttamente a domicilio. «Non è accettabile che per i soliti intoppi burocratici le famiglie dei ragazzi con queste disabilità non possano contare su un servizio di fondamentale importanza per i loro figli», l’affondo di Liccati. «Lo scorso anno», prosegue, «l’ok della provincia è arrivato a novembre e il servizio è partito a febbraio». E il timore è che la storia si stia ripetendo: «Da Varese ho ricevuto comunicazione formale del fatto che una data per l’erogazione dei fondi ancora non c’è». Per parte sua, «il comune ha rispettato la tempistica e sta facendo la sua parte, adesso si devono muovere gli altri: non mi interessa di chi sia la colpa, io voglio che questi soldi siano disponibili il prima possibile». A dare man forte all’esponente dell’esecutivo arriva anche Daniele Cassioli, ipovedente gallaratese 16 volte campione mondiale e 17 volte europeo di sci nautico. «È assurdo che accadano queste cose, vorrei che chi sta bloccando i fondi vivesse sulla propria pelle cosa significhi avere un figlio non vedente – lo sfogo dell’atleta – Per i genitori di bambini con disabilità sensoriali è di enorme importanza un aiuto qualificato». «Un’assistenza costante e professionale è il primo fondamentale passo per scongiurare il pericolo dell’emarginazione dei ragazzi ciechi o sordi», conclude Cassioli, «questo supporto è vitale nel periodo dell’infanzia: non intervenire subito è come costruire una casa senza fondamenta».