L’omaggio di una amica. La poesia ricorda Laura

La memoria - L’ex collaboratrice Adriana Scanferla dedica un libro alla sindaca uccisa

– ”Mentre Berlino felice danzava”. Questo il libro di poesie, scritto dae dedicato a . Il testo verrà presentato domenica, alle 17, al “Museo della collegiata” a Castiglione Olona.
«Quello che più mi preme – spiega l’autrice – è tramandare il ricordo di Laura Prati, in particolare nella nostra provincia, rinnovando nelle occasioni d’incontro pubbliche, la memoria di questa limpida figura di donna che ha saputo coniugare i doveri istituzionali con la grande carica di umanità

che la contraddistingueva».
Scanferla per molti anni ha collaborato con le istituzioni e l’associazionismo, nell’impegno civile di denuncia della violazione dei diritti umani di donne e bambini nel mondo. Nel 2012, come responsabile di “Lavoro e Pari Opportunità”, entra a far parte dello staff della sindaca Laura Prati, di cui da molti anni era collaboratrice e amica. Attualmente ricopre la carica di Vicepresidente dell’Associazione Laura Prati, finalizzata alla valorizzazione dell’identità femminile, allo sviluppo delle pari opportunità, alla prevenzione della violenza domestica e alla promozione della donna nel mondo del lavoro.
Il libro (bilingue, scritto in italiano con a fronte testo inglese), che si avvale della traduzione della poetessa californiana Ute Margaret Saine, è stato dall’autrice dedicato alla sindaca tragicamente scomparsa per mano omicida nel luglio 2013. «Una parola in poesia riesce a contenere più parole e significati rispetto ad altre forme espressive. E ricordare, con la poesia, chi ha fatto della propria vita una missione, quella di aiutare gli altri facendo politica in modo onesto e coraggioso, è forse uno dei modi migliori per tenere viva la sua memoria». La prefazione del libro è stata scritta da: «Una vita piena di senso, etica e civile, come quella di Laura Prati e di Adriana Scanferla e che si legge nella poesia dell’autrice, nelle sue parole, tutte “educate” a essere ascoltate e comprese, recepite e… da vivere. Si “racconta” di donne e di uomini – del popolo, di noi più che di io – dell’Amore, della vita, dell’amore per la vita, della vita che non può non essere Amore… e lotta».