«L’ospedale unico è una vittoria. Giusto farlo a Busto, risparmiando»

Parla il sindaco Cassani: «Verrà costruito su aree già di proprietà del loro Comune»

«L’ospedale unico è una vittoria di tutti. Anche se si farà a Busto». Parola del sindaco di Gallarate .

Ci aveva sperato, nella possibilità di far cadere la scelta della Regione sulle aree della Superstrada 336, ma di fronte alla disponibilità di aree a costo zero da parte del Comune di Busto Arsizio non c’è stata partita. Così, come annunciato dal governatore nel corso dell’evento “Dillo alla Lombardia” di venerdì a Palazzo Lombardia, il nuovo polo sanitario di eccellenza sorgerà a Busto, sull’area di Beata Giuliana che era stata indicata dal sindaco Emanuele Antonelli nella rosa proposta all’assessore

al welfare . Si tratta di un’area in gran parte di proprietà comunale, acquisita nel 2009 (si trattava di circa 90mila metri quadrati attorno alla Cascina dei Poveri, vicino all’Ite Tosi) con l’intento di realizzare con i fondi della Provincia il campus scolastico, poi accantonato, a cui si aggiunge una porzione di area privata che sarebbe stata ceduta a titolo gratuito al Comune allo scopo di realizzare l’ospedale.

In soldoni, almeno una decina di milioni di risparmio sull’acquisizione delle aree. Ma un altro punto di forza sta nel fatto che l’area è già destinata a servizi, quindi dal punto di vista urbanistico è immediatamente disponibile. «Mi dispiace da gallaratese, ma da amministratore posso capirlo, visto che il consistente risparmio fa la differenza anche in un progetto così grande – il commento di Cassani – Si giocava impari, dato che Busto metteva in gioco terreni appetibili di proprietà comunale e benefattori disposti a donare le aree. Oltretutto l’area prescelta è attigua a quella che proponevamo noi e per poche centinaia di metri di distanza non sarebbe valsa la pena intavolare una trattativa per l’acquisizione dei terreni, anche se avevamo formalizzato a Regione Lombardia la disponibilità alla cessione da parte della società proprietaria dell’area da noi proposta». Anche perché il percorso per arrivare al nuovo polo sanitario è solamente al primo passo: «Io mercoledì in Regione avevo chiesto che si facesse qualcosa per gli attuali ospedali, in attesa delle garanzie sul nuovo ospedale – fa sapere Cassani – E adesso? I tecnici valuteranno quanti posti letto e quali reparti. L’importante è che l’ospedale unico si faccia, perché dopo la vicenda di Angera è emersa qualche preoccupazione per la nostra maternità e un presidio unico migliorerà il servizio a vantaggio dei cittadini». Ora il sindaco di Gallarate si aspetta che il comitato di pilotaggio venga convocato al più presto dall’assessore Gallera: «Anch’io sono curioso di capire le tempistiche e le modalità di realizzazione, se sarà seguito il modello del project financing, nel frattempo il servizio va garantito».

E si apre anche la partita sulle aree degli attuali ospedali, un’occasione per ridisegnare l’assetto del centro di Gallarate: «Le nostre aree hanno un’appetibilità differente, sarà interessante capire come valorizzarle dal punto di vista urbanistico, anche mantenendo una parte di servizi riabilitativi nel nostro nosocomio, mentre il villaggio ospedaliero bustocco è sicuramente più complesso da rimettere sul mercato».