Treno svizzero blocca la linea: giornata da incubo per i pendolari

Un guasto all’altezza di Ternate ha mandato ieri, giovedì 6 ottobre, in tilt la circolazione. Caos a catena

Un treno merci bloccato che ha fermato la circolazione dei treni in arrivo da Laveno. E la soppressione del 2145 che parte da Domodossola. Risultato? Pendolari gallaratesi costretti a “pigiarsi” sugli altri convogli diretti a Milano.
Ennesima mattinata da “incubo”, quella di ieri, per i gallaratesi che ogni mattina prendono il treno per spostarsi verso il capoluogo. I problemi sono cominciati che non erano neanche le sei del mattino, quando un treno si è guastato all’altezza

di Ternate, lungo la linea che scende da Luino verso Gallarate. Trenitalia fa sapere che si è trattato di un convoglio merci di proprietà delle ferrovie svizzere. Il treno è rimasto bloccato a causa di un guasto tra le 5.55 e le 7.30 del mattino. La presenza di questo convoglio ha paralizzato la circolazione lungo questa linea, con il risultato che i pendolari gallaratesi hanno dovuto rinunciare al diretto delle 7.42, che in poco più di mezz’ora li avrebbe portati dalla stazione di piazza Giovanni XXIII a Porta Garibaldi. Anche una volta ripristinata la circolazione, sulla linea si sono accumulati ritardi fino a 30 minuti.
I guai, però, non vengono mai soli. E così al guasto sulla Luino se ne è aggiunto uno sulla Domodossola. La problematica ha interessato il treno 2145, quello che parte alle 6.51 dalla cittadina piemontese. E che per i gallaratesi diventa il diretto delle 7.58, che alle 8.35 termina la corsa alla stazione Centrale. Stando a quanto TreNord ha comunicato attraverso la propria applicazione, però, ieri mattina il convoglio è stato cancellato «per un inconveniente tecnico non risolvibile in tempi brevi».
Il risultato è che «nella fascia oraria compresa tra le 7.40 e le 8.10 di tre treni diretti previsti da Gallarate a Milano, solo uno ha potuto espletare il servizio», spiegano dal comitato pendolari Gallarate-Milano. I pendolari hanno così dovuto scegliere tra due alternative. La prima era il diretto delle 8.06 diretto a Porta Garibaldi. Soluzione che però ha costretto chi avesse necessità di arrivare in fretta nella zona della stazione Centrale ad aggiungere anche una corsa in metropolitana. Oppure ripiegare sui convogli del passante, che però portano a destinazione nel giro di un’oretta, contro i 35-40 minuti impiegati dai diretti.
Il “taglio” concomitante di due diretti ha anche reso più affollati i convogli che sono effettivamente partiti dalla stazione di Gallarate, una problematica che ha avuto ripercussioni anche per chi ha dovuto salire a bordo nelle stazioni successive. Insomma, una mattinata decisamente difficile per i pendolari gallaratesi.