Un semaforo a chiamata sulla strada della tragedia

Sicurezza - A gennaio l’incidente costato la vita a Marco Limido. Ora la giunta corre ai ripari

– Via Monte San Martino, arriva il semaforo a chiamata. Alla fine la giunta ha trovato i fondi e interverrà così sull’attraversamento pedonale dove a metà gennaio venne investito .
Il giovane crennese stava attraversando sulle strisce pedonali all’altezza dell’incrocio di via don Piloni, nelle vicinanze del cimitero del rione, quando è stato investito da un’ automobile che usciva dalla rotonda e si dirigeva verso il centro cittadino. Trasportato all’ospedale di Circolo di Varese, è spirato dopo due giorni. Già all’indomani dell’incidente l’assessore ai Lavori pubbliciaveva ipotizzato la possibilità di intervenire per mettere in sicurezza questo attraversamento pedonale. Sul tavolo due ipotesi: la prima quella di realizzare un’isola salvagente, sul modello di quelle tanto contestate comparse lungo via Carlo Noè da qualche settimana.

Ipotesi che però avrebbe comportato la necessità di andare ad allargare la carreggiata, per evitare di ridurre la portata della pista ciclabile che corre lungo tutta la strada che porta da Gallarate verso la zona del Ravellino a Besnate. Anche per queste ragioni, si è cercato di percorrere una seconda possibilità.Appunto quella di andare ad installare un semaforo a chiamata pedonale, come tanti di quelli che sono comparsi in città in questi anni, da via Borghi a via Varese,

dalla stessa via Carlo Noè a via cardinal Schuster. In questo caso, però, l’ostacolo era tutto economico: per installare un apparecchio di questo tipo servono infatti tra i 5 ed i 6mila euro.
E proprio pochi giorni fa la giunta ha certificato di aver trovato le risorse per andare a finanziare questo intervento. Non solo: «Riusciremo a posizionare un semaforo a chiamata pedonale sia qui che in altri due o tre punti della città», spiega infatti l’esponente dell’esecutivo.

Ancora in definizione l’area di intervento, tanto più che sarà necessario indire una gara d’appalto per individuare l’azienda che si occuperà materialmente di eseguire i lavori. I tempi, però, non dovrebbero essere eccessivamente lunghi. Come precisa lo stesso delegato ai Lavori pubblici, infatti, «ci vorrà un mesetto» perché si aprano i cantieri. Tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, questo insomma l’impegno assunto dall’assessore Barban, tra via Monte San Martino e via don Piloni arriverà un semaforo pedonale. Nella speranza che possa evitare il ripetersi di incidenti come quello costato la vita a Marco Limido.