Una carcassa di cinghiale a Crenna. E’ il cimitero della vergogna

Il camposanto sembra una discarica a cielo aperto: laterizi, immondizia e resti animali

– Cimitero di Crenna o terza discarica cittadina? Domanda lecita per chi è passato domenica dalle parti del camposanto, letteralmente circondato da rifiuti di ogni genere. Compresi i resti di un cinghiale scuoiato. Non è esattamente un bello spettacolo quello che accoglieva, nella giornata della domenica delle Palme, i gallaratesi che si recavano al cimitero crennese. O che volevano semplicemente fare due passi all’aria aperta, sfruttando la giornata primaverile, visto che il camposanto della frazione si trova alle porte dei boschi del Parco del Ticino.

Quali che fossero le ragioni che portavano da queste parti, unanime è stato lo sdegno di fronte all’immondizia abbandonata nella zona. A colpire è certamente l’immagine di quelli che sembrano essere i resti di un cinghiale macellato.
La pelle, gli zoccoli, le ossa della testa: qualcuno deve aver banchettato, ma ha pensato bene di lasciare gli scarti in mezzo al bosco. Ma fosse solo quello: proprio accanto al muro di cinta del cimitero quelli che sembrano essere resti di cavi elettrici e gli “immancabili” laterizi, ormai diventati un elemento costante nei boschi intorno alla città dei Due Galli.
Fatti due passi, ai piedi di un albero ecco una confezione di olio lubrificante per il motore delle auto. E poi due ruotini di scorta, con tanto di cerchio, pneumatici abbandonati sull’erba.

Contattata da La Provincia di Varese, la persona che ha deciso di segnalare la vicenda tramite Facebook racconta di aver visto anche candele da cimitero e resti di fiori ammucchiati all’esterno del camposanto. E poi sacchi gialli della differenziata, ovviamente pieni: «Non li ho fotografati perché c’erano anche altre persone che passeggiavano», spiega.
Le foto postate sui social network, però, sono già molto eloquenti. Questo cittadino non si è limitato soltanto alla denuncia su Facebook: «prima di postare ho fatto una segnalazione ai vigili, l’operatrice che mi ha risposto è stata molto gentile».

Ma, aggiunge, «questo non toglie che ci sia da vergognarsi. Anche perché tutte le schifezze abbandonate venivano ricevute senza problemi, e senza oneri, dalla discarica». Già, è proprio questa la domanda che viene da porsi quando si incontrano questi rifiuti abbandonati negli spazi verdi intorno alla città. Ovvero perché invece di lasciarli nei boschi, oltretutto rischiando di essere multati, questi maleducati non si rechino semplicemente in discarica per smaltire i rifiuti in maniera corretta, evitando di inquinare.
In attesa di una risposta, l’auspicio dei gallaratesi è che Ala possa intervenire in fretta per ripulire la zona.