Pausa pranzo in ufficio? Si può fare. Ma con eleganza

Si avvicina la festa della donna, l’8 marzo. Ma sarebbe stato troppo facile elargire consigli sull’argomento, invece preferisco concentrarmi su qualcosa che molti di noi vivono quotidianamente, la pausa pranzo. In genere si tratta di un momento di convivialità che appunto si desidera condividere con gli altri.

Questo se il tuo collega è capace di stare a tavola e mangiare in modo civile. Tutto questo per dire che anche addentando un panino, naturalmente non colmo di condimenti come un materassino da spiaggia, vanno osservate alcune regole di buone maniere. E poi, è anche scientificamente provato che la telefonata fatta con l’hot dog nell’altra mano, l’e-mail inviata mentre si condisce l’insalata nella schiscetta o la convocazione di una riunione letta con la bocca piena, raramente sono accompagnate dalla necessaria concentrazione per svolgere il proprio lavoro.

Quindi rinunciare alla distrazione di fare due passi all’aperto, magari consumando il pasto fuori dell’ambiente lavorativo può risultare addirittura controproducente. Ma se proprio avete in mente di mangiare alla vostra postazione di lavoro, anche in una splendida giornata di sole, almeno spostate la tastiera del computer per non dover poi cercare in maniera quasi pietosa di rimuovere il lapillo di parmigiana finito tra i tasti con l’ausilio della punta della matita. Meglio utilizzare una piccola tovaglietta, sempre spostando la tastiera naturalmente. E se non corre buon sangue tra voi e il vicino di scrivania, non approfittate della sua assenza per mangiare le polpette al sugo sul tappeto di fogli che ha lasciato nel suo spazio in un ordine ben definito.

Ovvio che il menù da ufficio non dovrebbe comprendere tutte quelle pietanze cosiddette “puzzolenti”, quindi banditi i panini al tonno, le sardine in scatola, i formaggi troppo maturi e cibi troppo speziati.

Magari i vostri colleghi trovano gli effluvi del vostro pranzo a dir poco rivoltanti. Banditi ovviamente anche tutti quei cibi che provocano colonne sonore quando vengono sgranocchiati, i vicini potrebbero aver scelto di saltare la pausa pranzo per finire importanti lavori e non per sentirvi ruminare tutto il tempo.