L’asse delle tre chiese si rifà il look. In campo anche gli studenti

I ragazzi del Politecnico protagonisti sotto la guida di Pinin Brambilla Barcilon

A Saronno esiste il cosiddetto “asse delle tre chiese”: dal centro città in direzione ovest, guardando in rapida successione dall’alto ecco la Prepositurale, San Francesco e infine il Santuario, balzato agli onori delle cronache qualche giorno fa perché quest’anno non si terrà la celebrazione della messa di mezzanotte a Natale. E sulla salvaguardia di queste tre strutture si è sviluppato un progetto che coinvolge anche il Politecnico di Milano e che ha come titolo “Coprire, conservare, comunicare: il caso virtuoso dei beni culturali ecclesiastici a Saronno”.

Si tratta di un progetto che ha ottenuto un finanziamento da parte della Fondazione Cariplo di ben 180 mila euro, somma che permetterà di mantenere intatto il patrimonio storico di queste chiese, in particolare Santuario e San Francesco.

Proprio quest’ultima chiesa sarà sotto l’occhio degli esperti; protagonisti gli architetti e : va detto che nel recente passato erano stati investiti circa 240 mila euro per il rifacimento degli esterni che si sono conclusi solo pochi mesi fa. Negli anni scorsi era toccato alle statuette in gesso che campeggiano sempre all’esterno, in alto sulla facciata della chiesa, che ha in grande valore storico come del resto il Santuario. Ad effettuare gli interventi anche gli studenti del Politecnico di Milano. Nel dettaglio gli iscritti al laboratorio di conservazione dell’edilizia storica (scuola di architettura, urbanistica, ingegneria delle costruzioni) hanno svolto nel recente passato uno dei sopralluoghi nella chiesa di San Francesco, finalizzati allo studio dei materiali, delle tecniche costruttive e dei degradi presenti nella chiesa, per progettarne l’intervento conservativo.

Nello specifico nelle prossime settimane saranno realizzati degli interventi di pulitura degli affreschi del presbiterio di San Francesco, con una firma d’eccezione: a curare i lavori sarà , esperta restauratrice che in passato si è occupata anche del Cenacolo Vinciano.

«Il Santuario è come una donna con i tacchi a spillo dalla bellezza prorompente – ha commentato – San Francesco è la stessa donna che indossa un maglione di lana, dal carattere dolce e accogliente. Ora ci apprestiamo a lavare questo maglione». Il tutto sarà effettuato come detto da un team che comprende anche gli studenti, un valore aggiunto per l’attenzione e la caparbietà che potranno metterci all’atto della ripulitura degli affreschi, che donerà un nuovo volto a una chiesa molto amata dai saronnesi.